Cuccia e il segreto di Mediobanca by Giorgio La Malfa

autore:Giorgio La Malfa [Malfa, Giorgio La]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, Historical, Political, General, Rich & Famous
ISBN: 9788858818022
Google: wkKuAwAAQBAJ
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2014-06-09T22:00:00+00:00

L’uccisione dell’avvocato Ambrosoli

Nella notte dell’11 luglio 1979, Giorgio Ambrosoli viene ucciso da un mafioso italo-americano con quattro colpi di pistola. Sindona inscena, subito dopo, un falso rapimento da parte della mafia, nel corso del quale fa formulare ai presunti rapitori nuove richieste a Cuccia, accompagnate da minacce di esecuzione della condanna a morte già deliberata per lui e per la sua famiglia. Egli ritiene di aver dato prova della sua determinazione facendo uccidere Ambrosoli e ora insiste nel tentativo di forzare Cuccia a collaborare alla soluzione dei suoi guai. Le minacce rivolte a Cuccia sono corpose. Lo si vede dal tenore di questa telefonata del 15 settembre 1979:

Per colpa sua il nostro amico di New York è stato rovinato ed è ora in pericolo di vita. Se lo uccidono distruggeremo prima la sua famiglia e poi lei. Circa cinque anni fa il nostro amico ci ha affidato un suo testamento con questa missione.

Faccia subito fare l’accordo col Banco di Roma e con la Banca d’Italia. Faccia togliere immediatamente il mandato di cattura al nostro amico; questo lo può aiutare con i rapitori i quali capiranno così che è innocente. Intervenga su editori e giornalisti per modificare, come è giusto, l’immagine del nostro amico, la cui dirittura morale, al contrario della sua di ladro, ricattatore e assassino, deve servire a tutti di esempio. La famiglia è in gravi difficoltà finanziarie. La aiuti subito e non con parole, ma con soldi. Lei sa come deve fare: restituisca una parte dei soldi che ha rubato o che gli ha fatto rubare.

Non si dimetta, né lasci il lavoro nella sua banca sino a che non ha sistemato la posizione del nostro amico: inizieremmo subito le punizioni. Se comunica il contenuto della telefonata o di questa lettera alla polizia, ai giudici, o agli avvocati distruggeremo la sua famiglia e lei. Tanto come ha già visto in altri casi nessuna polizia del mondo la potrebbe proteggere.

Lei ha ora capito benissimo che non scherziamo: non sia un parricida! Ci faremo vivi prestissimo e non più con telefonate, se non ha fatto quanto le abbiamo detto. Resteremo in Italia sino a quando avremo compiuto la missione che riteniamo doverosa.

Vi inseguiremo dovunque andiate per cento anni.

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