Ermeneutica ed economia by Enzo Di Nuoscio

Ermeneutica ed economia by Enzo Di Nuoscio

autore:Enzo Di Nuoscio [Nuoscio, Enzo Di]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Rubbettino Editore
pubblicato: 2015-01-13T23:00:00+00:00


6. EPISTEMOLOGIA IMPLICITA 1: LACHMANN E LAVOIE SPIEGANO CAUSALMENTE I FATTI ECONOMICI

Ricostruire l’“epistemologia implicita” di uno scienziato ed epistemologo è sempre un’operazione illuminante perché consente di individuare eventuali contraddizioni tra il suo lavoro di indagine e la sua riflessione metodologica. Se si esamina il metodo implicitamente utilizzato da Lachmann e Lavoie nelle loro spiegazioni, non è difficile rendersi conto di come i più radicali critici dell’applicazione del modello momologico-deduttivo in economia si contraddicano palesemente allorquando, nel loro lavoro di economisti, non fanno altro che proporre una spiegazione causale delle azioni degli attori economici. Ecco solo due esempi: la spiegazione dell’inflazione proposta da Lachmann e quella relativa al meccanismo dei prezzi avanzata da Lavoie.

L’imprenditore, scrive Lachmann,

sapendo di agire in un modo in cui vi è un cambiamento unidirezionale dei prezzi nel lungo periodo, ed essendo consapevole che in questo contesto ogni riduzione di costi sarà prima o poi resa vana da richieste di aumenti salariali, rinuncia a ridurre i prezzi dei propri prodotti, anche nel caso in cui ciò gli procurerebbe un immediato vantaggio di mercato. Non è infatti una buona strategia aziendale ridurre il prezzo già sapendo che fra non molto si dovrà aumentarlo di nuovo61.

Qui Lachmann propone una spiegazione causale mediante “buone ragioni”: pone in relazione la decisione dei venditori di non ridurre i prezzi con la loro convinzione che, dato il contesto, i prezzi dovranno essere di sicuro aumentati in futuro. Tale percezione della situazione (descritta con puntualità nelle pagine precedenti) è implicitamente considerata da Lachmann come la causa dell’azione degli imprenditori. E addirittura l’economista “austriaco” enuncia la “regola di esperienza” che fornisce una copertura nomologica a questa relazione causa/effetto, quando spiega che “non è una buona strategia aziendale ridurre il prezzo già sapendo che fra non molto si dovrà aumentarlo di nuovo”.

La stessa “epistemologia implicita”, di tipo individualistico e nomologico, può essere agevolmente rintracciata nelle spiegazioni fornite dall’altro principale teorico dell’economia ermeneutica, Don Lavoie. Così egli spiega la funzione dei prezzi.

I prezzi agiscono come “aiuti per la mente”, che consentono alla società di impegnarsi in metodi di produzione ben più complessi rispetto a quelli che potrebbero essere deliberatamente programmati da una sola mente. Lo strumento specifico di questo coordinamento di mercato è l’orientamento che, tramite i prezzi, i singoli imprenditori hanno rispetto ai profitti e alle perdite. Le opportunità di profitto tendono a favorire un uso delle risorse socialmente più coordinato, senza tuttavia chiedere ad alcun partecipante al mercato di possedere più informazioni di quelle che gli sono richieste dal suo particolare ambito di specializzazione. Questo calcolo economico di profitti e perdite serve come meccanismo di coordinamento inconscio per la società nel suo insieme, eseguendo così un compito che va ben al di là della capacità conoscitiva di ogni suo membro62.

Quando sostiene che «lo strumento specifico di questo coordinamento di mercato è l’orientamento che, tramite i prezzi, i singoli imprenditori hanno rispetto ai profitti e alle perdite», Lavoie non fa altro che specificare che la relazione tra prezzi e «metodi di produzione ben più complessi rispetto a



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