Eroi della libertà by Laura Bazzicalupo

Eroi della libertà by Laura Bazzicalupo

autore:Laura, Bazzicalupo [Bazzicalupo, Laura]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Intersezioni
ISBN: 9788815310255
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2012-10-14T22:00:00+00:00


Un’esplosione di violenza: la decisione di non tollerare la debolezza, di non ammettere nessun tradimento della promessa; certo, anche un messaggio minaccioso a chi osasse ancora deviare: come se la certezza dell’intero progetto, la possibilità della sua riuscita, passasse necessariamente per quel lavacro di sangue, per l’annientamento degli infedeli. Una vera e propria purga rivoluzionaria. La ripeteranno i puritani inglesi di Cromwell, che stermina senza pietà i tentennanti e i traditori; la ripete Calvino con i ‘suoi’ eletti, novelli Leviti, inesorabili contro chiunque non condivida la nuova fede; la ripeteranno i tribunali rivoluzionari a Parigi, quando il Comitato di salute pubblica decreta la ghigliottina sulla legge del solo sospetto; la ripeteranno i capi della rivoluzione bolscevica contro i kulaki, i contadini che non vogliono cedere al ‘comune’ il raccolto delle loro terre.

Il problema di Mosè (e dei successivi liberatori) è che l’esito glorioso dell’atto di liberazione, la rapida fuga dalla schiavitù, non ha cambiato fino in fondo il popolo. Che ama la sua servitù volontaria, che recalcitra al peso e al rigore dell’essere libero, riluttante ad abbandonare i godimenti – le pentole di carne – che colmavano la sua ansia e i suoi desideri, che diffida della nuova, onerosa libertà che si presenta come la fedeltà rigorosa alla propria identità, che è pronto quindi a ritornare in Egitto, poiché nel cuore conserva l’Egitto.

Così l’eroe della libertà scatena la sua violenza segreta, quella violenza che sta dentro al suo radicalismo, alla sua certezza di verità, e che attraversa segretamente il suo coraggio, il suo rifiuto del compromesso. La violenza contro chi si ribella, contro chi si lascia andare, contro chi non vuole servire la Legge, ma preferisce il benessere e la vita schiava sotto il faraone.

Sapevamo già che l’eroe della libertà, anche se non disprezza la vita e la sopravvivenza, le mette a rischio, perché privilegia la libertà. Ora sappiamo che talvolta gli sembra necessario considerare secondaria la vita e la sopravvivenza anche degli altri. Alcuni debbono morire. Ma la libertà affermata con violenza, mentre apre lo spazio di libertà per alcuni, lo chiude definitivamente per altri. La liberazione non è che un gradino, un passaggio: la libertà può non essere il suo senso, o, talvolta, lo è solo nell’attimo del suo compiersi.

Le giustificazioni sono numerose, e tutte legate al realismo dell’impresa: lui, come condottiero, ha la responsabilità della ricerca della terra promessa, ha la responsabilità dell’alleanza con Dio. Sa che i sacrifici già fatti si disperdono nel nulla se non sono condotti a termine. Una cosa è certa: la violenza di Mosè divide il popolo per sempre: fra quelli che hanno accettato e fatto propria la nuova verità, e si sentono liberi dentro di essa, e quelli che la sentono come un obbligo estraneo, come un’imposizione, e ricordano con più acuta nostalgia la vecchia servitù entro la quale sono cresciuti e che accettavano di buon grado. Se dovessimo descrivere ciò che accade nei termini della nostra scena paradigmatica, diremmo che il popolo/pubblico che ha assistito all’atto di liberazione iniziato da



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