Gli esseri umani e le loro immagini by Christoph Wulf

Gli esseri umani e le loro immagini by Christoph Wulf

autore:Christoph Wulf [Wulf, Christoph]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Meltemi
pubblicato: 2023-09-21T09:01:28+00:00


Capitolo terzo

Immaginazione e pratiche del corpo

3.1. Il mondo dei giochi

“Quali giganti?”, disse Sancio Panza.

“Quelli che vedi lì”, rispose il suo padrone, “con le braccia lunghe, e alcuni le hanno lunghe quasi due leghe”.

“Guardate, vossignoria”, disse Sancio, “quelli che vediamo non sono giganti ma mulini a vento, e quelle che sembrano essere le loro braccia sono le vele che girate dal vento fanno andare la macina”.

“È facile vedere”, rispose Don Chisciotte, “che non sei abituato a questo genere di avventure; quelli sono giganti; e se hai paura, vattene da qui e mettiti a pregare mentre io li affronto in un combattimento feroce e impari”.209

L’immaginazione, evidentemente, è già in gioco non appena percepiamo qualcosa210. Non saremmo in grado di vedere o assorbire nulla se non avessimo la nostra immaginazione per trasformare il mondo esterno in immagini e idee. Da un lato questi processi sono universali, dall’altro sono conformi a norme storiche e culturali, ma sono anche unici. La scena sopra citata ne è un buon esempio. Naturalmente, si tratta di mulini a vento con vele che tutti in questa regione riconoscono e di cui conoscono la funzione. Così, la nostra percezione del mondo, per quanto diversa da una persona all’altra, segue codici storici e culturali. È questo che rende possibile una comprensione comune, nonostante le differenze.

Don Chisciotte si oppone a questa visione consueta del mondo. Vede i mulini a vento come giganti e le vele dei mulini a vento come le lunghe braccia dei giganti, e piuttosto che un viaggio con uno scopo specifico, vede il suo andare come un’avventura e un “combattimento feroce e impari” in cui deve dimostrare quanto vale. Ci riesce utilizzando il potere di creazione del mondo della sua immaginazione, che dà vita a un nuovo mondo e trasforma il mondo delle cose reali in un mondo fantastico. Il mondo reale dei mulini a vento perde la sua realtà e si crea un mondo diverso, fatto di avventure e combattimenti. Il mondo avventuroso di Don Chisciotte non sarebbe possibile senza il mondo reale di Sancio Panza. Se vogliamo essere in grado di creare un mondo fantastico che trasformi e reinterpreti il mondo reale, un vero e proprio mondo di avventure e di combattimenti deve già esistere. Come implicato dal significato greco originale della parola “fantasia”, ci serviamo della fantasia per far apparire il mondo di avventura e di gioco di Don Chisciotte; il mondo è un evento. Come evento estetico, questo mondo è fittizio e, quindi, per i lettori che si lasciano coinvolgere, è un mondo reale che sperimentano nel loro immaginario.

Siamo in grado di entrare nel mondo della finzione e del gioco solo se ci crediamo. È solo se crediamo nel mondo del gioco che possiamo giocarci. Se non ci crediamo, ci sarà impossibile prendere parte alla natura “come se” del gioco. Don Chisciotte vede i mulini a vento “come se” fossero giganti. Questa prospettiva del “come se” gli permette di combattere e di sopravvivere alle avventure. Una funzione del “come se” è quella di creare spazio e tempo (elementi essenziali del gioco) affinché il gioco possa svolgersi.



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