Hip pop by Luca Roncoroni;

Hip pop by Luca Roncoroni;

autore:Luca Roncoroni; [Roncoroni;, Luca]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788862315715
editore: eDigita srl.
pubblicato: 2018-07-27T22:00:00+00:00


YE

Dopo THE LIFE OF PABLO però qualcosa si spezza, forse per sempre. Kanye sembra perdersi irrimediabilmente, inghiottito nella voragine lasciata dal crollo del fragile castello di carte che puntellava la sua psiche. Esaurimenti nervosi, ricoveri clinici, voci di imminente divorzio tra lui e Kim, un esilio volontario dalle scene che lascia pochi spiragli per valutare verosimilmente quali possano essere le sue condizioni.

Nel 2018, a sorpresa ma non troppo, riappare dopo due anni di silenzio. Lo fa con una presenza addirittura invadente sui social, concedendo molte interviste, e dando ulteriore credito a chi avanzava serie ipotesi di malattia mentale ormai conclamata. È un fiume in piena, ma nessuno riesce a capire verso dove scorra. Dichiara di essere al lavoro su un libro di filosofia, annuncia una serie di pubblicazioni a strettissimo giro di boa della sua Good Music (i nuovi album di Pusha T, Kid Cudi e Teyana Taylor, oltre a un suo nuovo disco), inonda Twitter con un profluvio di aforismi di new age spicciola e considerazioni politiche quantomeno confuse, e poi il patatrac mediatico più devastante della sua carriera: «You don’t have to agree with trump but the mob can’t make me not love him. We are both dragon energy. He is my brother. I love everyone. I don’t agree with everything anyone does. That’s what makes us individuals. And we have the right to independent thought».

È evidente quanto sia contraddittorio che un rapper nero esprima apprezzamento verso il presidente più razzista, misogino e conservatore che gli Stati Uniti abbiano mai avuto. Trump dal canto suo apprezza la strizzata d’occhio, e per fugare ogni dubbio residuo Kanye pubblica diverse foto con un cappellino MAGA (“Make America Great Again”, lo slogan della campagna elettorale di Trump) autografato dal presidente.

La reazione del mondo hip hop è un prevedibile uragano di indignazione, con accuse di tradimento verso il suo stesso popolo. I successivi tentativi di spiegazione da parte di Kanye in merito sono goffi e impacciati, e spingono per lo più verso un’ecumenica retorica da orsetto “abbraccia-tutti” che viene interpretata come un mal riuscito tentativo di autopromozione per le imminenti uscite discografiche.

Quale sia la verità, poco dopo Kanye decide di spingere ancora più a fondo la lama del suo harakiri mediatico dichiarando in un’intervista che la schiavitù dei neri è stata «una scelta».

Il sostegno a Trump (e ad altre figure dell’alt-right americana, come Candace Owens) e ad ali politiche decisamente destrorse sono però in realtà ancora una volta un punto di approdo perfettamente in linea con il disordine mentale di Kanye. Lui non è davvero un fascistone, né un reazionario tout court, né un traditore del suo stesso popolo. È sociopatico, narcisista, egocentrico e paranoico, questo sì, e in realtà non ha un popolo. Il suo delirio sembra piuttosto essere arrivato a inediti vertici di surrealismo. Al punto da, nella sua testa, non essere più né bianco né nero. In questo senso, il suo continuo spingere verso il culto del sé («I don’t agree 100% with anyone but myself», recita uno dei



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.