Hipster Dixit: Manuale per diventare un Hipster con i baffi by Camilla Sernagiotto

Hipster Dixit: Manuale per diventare un Hipster con i baffi by Camilla Sernagiotto

autore:Camilla Sernagiotto [Sernagiotto, Camilla]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
Tags: hipster, Manuale, Guida, musica, cibo, libri, Letteratura, biciclette, baffi, abbigliamento, locali, new york, quartieri, indirizzi, moda, fashion, dischi, siti internet
editore: Fazi Editore
pubblicato: 2013-07-14T22:00:00+00:00


Mangia come parli (ossia strano)

Cibi che non devono mancare nel frigorifero e nella dispensa dellhipster

Ciò che l’hipster ingoia è importante tanto quanto quello che legge o indossa.

E, come potrete immaginare, non si tratta certo di cibarie che vanno per la maggiore, come i cordon bleu, gli spaghetti al pomodoro o la cotoletta alla milanese.

L’hipster è strano anche in cucina e tende a snobbare tutto quel food di facile reperibilità e gustato solitamente dalla massa per preferire roba assurda, con nomi esotici e difficilissimi da memorizzare (bulgur, quinoa, tapioca sono i più semplici, tanto per dire) e acquistata non certo alla Coop o all’Esselunga bensì in mercatini biologici oppure direttamente dai contadini (ma non contadini qualunque: devono essere laureati in sociologia che hanno scelto di abbandonare la città per ritirarsi in campagna a zappare la terra, leggendo Wallace e ascoltando i Pavement).

La solfa è sempre la stessa: aprite il frigorifero e buttate via tutto quello che vi sembra più scontato (per avere un termine di paragone, pensate a cosa potrebbe esserci nel frigo di un tifoso milanista o di un buttafuori da discoteca che nel tempo libero ascolta Tiziano Ferro e gettate tutti quei prodotti).

No Coca Cola. Pasta Barilla: volete scherzare? Niente sottilette Findus. Boicottate le merendine del Mulino Bianco. Nella spazzatura anche le Gocciole e i cornetti Algida.

Nessun prodotto dietetico (visto che la maggior parte dei comuni mortali pensa alla linea, voi dovrete fregarvene altamente. Sperando che riusciate poi a entrare ancora nei vostri jeans skinny...).

Banditi i dolcificanti artificiali (sono permessi solo lo zucchero di canna, il miele, il fruttosio e la stevia, quest’ultimo un edulcorante totalmente naturale e

privo di calorie).

Molto probabilmente non vi sarà rimasto niente né nel frigo, né nel surgelatore, né nella dispensa, quindi recatevi al primo negozio di alimentari bio della vostra zona.

E siate gentili con i commessi, perché diventeranno i vostri spacciatori di unconventional food per i prossimi decenni.

Fermo restando che tutto quel che va sotto l’etichetta bio fa al caso vostro, ecco una lista di prodotti che non dovranno mai più mancare nella vostra nuova hipster kitchen:



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