Ho parlato di te alla luna e lei mi ha regalato le stelle by Cristian Bragaglio

Ho parlato di te alla luna e lei mi ha regalato le stelle by Cristian Bragaglio

autore:Cristian Bragaglio [BRAGAGLIO, CRISTIAN]
La lingua: ita
Format: epub
editore: SPERLING & KUPFER
pubblicato: 2023-09-27T12:00:00+00:00


Tornammo a Brescia portandoci dietro tutto quello che la nostra piccola fuga d’amore a Roma ci aveva lasciato. Passammo le settimane successive a ricordare ogni dettaglio del nostro viaggio, e alcuni di questi non possono proprio essere rivelati. Ci sembrava di essere le uniche due persone a conoscenza di un segreto che avrebbe cambiato per sempre le sorti del mondo, qualcosa di così importante da non poter essere svelato a nessuno.

Per me qualsiasi momento con Valeria era illuminato da una luce speciale e mi sembrava incredibile che finalmente, anch’io, potessi vivere le mie giornate senza il peso che mi trascinavo dietro da quando ero bambino. Era come se grazie a lei – grazie ai nostri baci, grazie al sesso che facevamo, grazie all’amore che ci univa – tutta la negatività che da sempre mi accompagnava fosse scomparsa, come un blocco di ghiaccio sciolto dal calore del sole. Respiravo a pieni polmoni e la realtà intorno a me mi sembrava nuova e più colorata, vivida come non l’avevo mai avvertita prima.

In poche parole, ero finalmente felice, e avevo la convinzione non solo di meritare questa mia nuova condizione, ma che sarebbe durata in eterno. Ovviamente non era affatto così, ma prima che io riuscissi a capire cosa stesse succedendo, passò tutta l’estate.

Come la maggior parte dei ragazzi della mia età – o magari non è vero e mi sto appoggiando a uno dei tanti luoghi comuni a proposito delle relazioni? – credevo che il sesso bastasse per risolvere ogni questione. Anzi, ero convinto che le annullasse del tutto: se la nostra relazione andava bene nell’intimità di un letto, come poteva avere problemi al di fuori di esso? O, al contrario, quale incomprensione non poteva essere risolta da una buona dose di affetto carnale?

Invece, non mi ero assolutamente reso conto di quanti pensieri si agitavano nella testa di Valeria. Per lei le cose tra di noi non erano affatto rosee come credevo io, e quello che più la faceva soffrire era la mia totale incapacità di accorgermene. Il primo segnale lo ebbi quando si avvicinò la data del nostro primo anniversario: mi ero scervellato per comprarle qualcosa di importante, che esprimesse tutto il bene che provavo per lei. Avevo passato interi pomeriggi a scandagliare tutti i rigattieri di Brescia per trovare un oggetto antico che la facesse felice e alla fine la mia decisione era ricaduta su un carillon di inizio Novecento, sul cui prezzo avevo dovuto contrattare un bel po’. L’avevo impacchettato con le mie mani e avevo preparato un biglietto con una dedica particolare, prendendo in prestito il ritornello di Hyperballad, la nostra canzone preferita di Björk: «I go through all this, before you wake up, so I can feel happier, to be safe up here with you». Quei versi esprimevano con un’esattezza strabiliante quello che provavo per lei, io non sarei mai riuscito a dirlo meglio: con Valeria mi sentivo felice e al riparo dal resto del mondo.

Ero convinto che avrei fatto colpo e, in effetti, quando lo vide lei restò di sasso, con gli occhi inumiditi per l’emozione.



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