I giochi della notte by Stig Dagerman

I giochi della notte by Stig Dagerman

autore:Stig Dagerman
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: by LiB3
ISBN: 9788870910599
editore: Iperborea
pubblicato: 1995-12-31T23:00:00+00:00


UOMINI DI CARATTERE

Un guardaboschi porta le mollettiere, verdi oppure grigie. Questo guardaboschi in particolare non esce mai senza il suo fucile e non esce mai senza essere di fretta: attraversa il villaggio così spedito che la polvere lo sporca fin sopra le caviglie. Tutti lo salutano, ma lui non rende il saluto a nessuno, forse perché ha una tale fretta che non ha nemmeno il tempo di vedere le persone che gli vengono incontro e rallentano sempre il passo facendosi da parte quando lo vedono arrivare. Certe volte si fermano sul ciglio del fossato e si voltano a guardarlo quando passa e hanno come l'impressione che il guardaboschi tenga un cane al guinzaglio, un grosso cane invisibile verso il quale protende le labbra e sul quale adegua i suoi lunghi passi, un cane che assorbe così completamente la sua attenzione da impedirgli di accorgersi d'altro. La gente si dà di gomito ma non ride, non sorride nemmeno, si limita a un cenno di intesa per comunicarsi che l'ha notato, quel cane.

La scala di cemento della Drogheria Cederblom la supera in due balzi, e le donnette ferme ai piedi della scala a offrirsi una presa di tabacco si fanno da parte spaventate. Quando entra nella bottega si toglie il fucile, si pianta a gambe larghe al centro del pavimento di legno appena lavato e soppesa l'arma per la correggia fino a trovare il punto d'equilibrio. Solo allora si avvicina al banco e tutti gli sguardi che l'avevano fissato con un'espressione di curiosità o di turbamento si affrettano a posarsi sui bordi d'ottone del banco.

Quando il fucile è ben dritto in piedi con il calcio appoggiato contro il pavimento, la canna spunta di un paio di centimetri sopra l'orlo del bancone e le due commesse hanno un'aria tutt'altro che rassicurata mentre depongono con gesti nervosi sacchetti e scatole davanti ai loro clienti. Quando arriva il suo turno, il guardaboschi presenta alla commessa un foglio scritto a macchina. Neppure quando la commessa gli spiega a bassa voce che questa o quella merce è finita lo si sente pronunciare parola. Si limita a scuotere la testa con disapprovazione o ad alzar le spalle come per liberarsi della contrarietà che quella spiegazione gli causa. Il guardaboschi compra sempre le stesse cose; provviste per le sue escursioni nei boschi: conserve, gallette, formaggio di capra, arance, caffè, panna condensata o delle cose tipicamente maschili che facilmente si associano a un'idea di forza, di solitudine e di superiorità: mollettiere, grasso per stivali di marca esclusiva, costoso tabacco da pipa, curapipe di prima qualità, fiaschette tascabili o pietrine per accendini. Quando tutte le mercanzie sono allineate davanti a lui sul bancone, le ripone personalmente nello zaino e con i suoi gesti bruschi fa capire alla commessa di esimersi dall'aiutarlo. Nessuno in paese gli ha mai sentito chiedere una mano e quindi nessuno l'ha mai neppure sentito ringraziare. Nessuno ha mai visto un fiammifero spegnersi fra le sue dita quando si accende la pipa al vento per strada, né l'ha mai sentito imprecare per un sasso nella scarpa.



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