I segreti d'Italia by Corrado Augias

autore:Corrado Augias [Augias, Corrado]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Rizzoli
pubblicato: 2011-12-31T23:00:00+00:00

Ci si può chiedere come mai la tentata rivoluzione del 1799 e la rivolta del 1943 ebbero esiti opposti, fallimentare la prima, vittoriosa (a suo modo) la seconda. Molte furono le diversità: i tempi storici, il contesto politico, le forze in campo, la durata degli eventi, la presenza o l’assenza delle masse popolari. La storia, compreso il racconto storico, vorrebbe che modi e circostanze fossero comparabili ma nel nostro caso non è possibile salvo che per un aspetto: la coerenza che si cela nei meccanismi sociali, la loro tendenza a ripetersi che talvolta permette di leggerli come costanti di un comportamento.

Gli intellettuali che alla fine del Settecento proponevano la Repubblica, prospettavano a masse analfabete una scelta politica profonda, articolata, un programma impegnativo, troppo avanzato per quelle plebi, quindi incomprensibile, roba da signori. Nel 1943 si trattò invece d’una fiammata rapida e violenta, del rifiuto rabbioso d’una dominazione non solo durissima ma stupida. Il colonnello Schöll dimostrò a Napoli la stessa cecità del procuratore della Giudea Ponzio Pilato, l’uno e l’altro incapaci di capire con quali genti avessero a che fare.

Nel 1799 si prospettava un cambiamento radicale, la fine della monarchia, di quella particolare monarchia. Ma pochi anni prima, a Parigi, la Rivoluzione era sfociata nel Terrore, re e regina erano stati ghigliottinati in piazza. A Napoli regnava con Ferdinando IV (e più di lui) sua moglie Maria Carolina d’Austria, sorella della decapitata Maria Antonietta. Il termine «repubblica» poteva assumere alla luce di quelle recenti tragedie la stessa aura sinistra che, nel Novecento, molti avrebbero dato alla parola «comunismo».

Nel 1943, al contrario, era fin troppo facile pensare che nulla potesse essere peggio di quella dominazione cieca, crudele e senza speranza; di quei soldati duri, precisi, spietati. Nel 1799 si profilava, in ogni senso, una rivoluzione; nel 1943 si trattò d’una rivolta. Non importava quello che sarebbe venuto dopo, la sola cosa importante era mettere fine a quello che c’era, comunque e a qualunque prezzo.

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