I Segreti d'Italia by Corrado Augias

I Segreti d'Italia by Corrado Augias

autore:Corrado Augias [Augias, Corrado]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: History
ISBN: 9788852043758
Barnesnoble:
editore: Rizzoli
pubblicato: 2012-09-11T22:00:00+00:00


Una volta, in Italia, c’erano le maschere. Non le maschere di carnevale ma i personaggi che identificavano nella ripetitività dei gesti, dei vizi e dei tic, una regione, una città, tenevano in vita una tradizione antica. Arlecchino, maschera bergamasca della commedia dell’arte, servitore astuto, ribaldo, agilissimo, inventore di trucchi e di beffe. Il suo compare e servo Brighella, la sua fidanzata Colombina, scaltra servetta. Il bolognese dottor Balanzone; il piemontese Gianduja; il veneziano Pantalone, vecchio avaro dalla senile lussuria; il romano Rugantino, attaccabrighe, spaccone, pronto alla fuga. Per molti anni le maschere hanno animato intrecci, ordito inganni, violato e riaffermato ogni regola, divertito, come dicevano gli imbonitori, grandi e piccini. Anche Napoli ha la sua maschera, anzi una delle maschere più famose: Pulcinella, che viene dal XVI secolo, o forse da tempi ancora più remoti, da quegli spettacoli romani pieni di divertimento, scurrilità e sesso detti «atellane». Ha indosso un’ampia casacca bianca, sul volto una maschera nera dal gran naso che lascia scoperta solo la bocca, ventre prominente, talvolta una gobba. È stupido e furbo nello stesso tempo, sembra un diavolo ma può anche diventare un angelo, sa di essere in mezzo ai guai ma sa anche che in qualche modo ne verrà fuori con un gioco, una piroetta, un imbroglio, e che tutto finirà con una gran mangiata di maccheroni. Parla, grida, balla, canta, si dimena, gesticola; ma può anche restare a lungo immobile, neghittoso, sonnolento, pronto però al balzo felino per ghermire qualunque preda l’occasione gli offra. È un personaggio simpatico, divertente, generoso, pronto a dividere ciò che ha rubato con altri compagni di avventura e di sventura. Conosce però anche il tradimento e la malinconia improvvisa. Allora comincia a filosofeggiare, cerca rimedio in un sogno o nel canto.

Di tutte le maschere italiane, quella di Pulcinella è la più ricca, la più intensa e articolata. Il personaggio affonda nell’humus della città e della sua plebe, tra le più vivaci del Mediterraneo. Troppo vivace, secondo molti osservatori, vivace al punto da ignorare le regole più elementari e necessarie del comportamento collettivo, quelle che garantiscono la convivenza. Una vivacità che lascia esplodere senza limiti l’energia degli individui, il ribollire del sangue, la vibratilità d’un pensiero veloce impaziente davanti agli ostacoli, si tratti di un individuo o di una legge, che vanno dunque, leggi o individui che siano, eliminati, o aggirati. Molto del bene e del male di Napoli, della sua vitalità, del suo incanto e della sua dannazione, è racchiuso nella maschera di Pulcinella.



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