I sonnambuli. Esch o l'Anarchia by Hermann Broch

autore:Hermann Broch [Broch, Hermann]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2013-04-13T22:00:00+00:00

Gran cosa, essere l’amante di mamma Hentjen! Molti uomini credono che tutta la vita ruoti intorno all’esistenza di una donna, ma Esch si era sempre ben guardato da simili pregiudizi. Non ne voleva sapere, sebbene talvolta mamma Hentjen si facesse stranamente innanzi, aprendosi un varco tra i suoi pensieri. Non ne voleva sapere. La sua vita aveva scopi più nobili e più alti.

Vicino al Mercato Nuovo si fermò davanti a una libreria. Gli cadde l’occhio su una riproduzione della statua della Libertà, impressa in oro su tela verde; sotto, il titolo: America, oggi e domani. In vita sua aveva comprato ben pochi libri e mentre entrava si meravigliò di se stesso. Il negozio, con i suoi banchi lisci e i ben ordinati libri rettangolari, ricordava lontanamente una tabaccheria. Si sarebbe fermato volentieri a chiacchierare, ma, siccome nessuno gli dava retta, pagò il libro e si trovò in mano un pacchetto di cui non sapeva che farsi. Regalarlo a mamma Hentjen? Non avrebbe certo avuto il minimo interesse per lei; eppure c’era un rapporto inspiegabile fra lei e quell’acquisto. Perplesso, tornò a fermarsi davanti alla vetrina. Dietro il vetro pendevano da una cordicella i fascicoli variopinti dei prontuari linguistici, e sulle copertine sventolavano le bandiere delle rispettive nazioni, quasi lieto incitamento a chi desiderasse imparare. Esch andò a pranzo all’osteria.

Con un regalo poco adatto non si osa farsi avanti, ed egli, con il libro, se ne andò presso la finestra dove, dopo aver mangiato, era solito leggere il giornale; perché non mettersi qui anche col suo libro? Non passò molto tempo e attraverso la sala vuota mamma Hentjen gli gridò: Ebbene, signor Esch, lei naturalmente ha tempo di leggere libri di pieno giorno! - Sì, - replicò lui allegramente: - glielo faccio vedere —. Si alzò e portò il volume al banco. - A che serve? - domandò lei, mentre Esch glielo porgeva; con un cenno del capo, la invitò a guardarlo. Mamma Hentjen lo sfogliò un poco, osservò più attentamente alcune figure e glielo restituì con un semplice: Va bene! - Esch si sentì deluso; se lo era immaginato che non l’avrebbe interessata affatto! Che ne sapeva, una donna come quella, di scopi più nobili e più alti? Tuttavia non si mosse e stette ad aspettare un seguito; ma la signora Hentjen disse soltanto: Lei pensa certo di piantarsi qui tutto il pomeriggio con quella roba! - Non penso proprio niente! - rispose Esch, e offeso si portò il libro a casa, per leggerselo da solo. E si propose di emigrare da solo. Tutto solo. Eppure pensava sempre di studiare quel libro americano non soltanto per sé, ma anche per mamma Hentjen.

Ogni giorno ne leggeva un pezzo. Prima si era accontentato di guardare le figure, e, quando ora pensava all’America, gli pareva che gli alberi là non fossero verdi, né i prati variopinti, né il cielo azzurro; ma che tutta la vita vi si svolgesse nell’elegante modulazione delle ombre grigio-brune di quelle fotografie o nei contorni netti di disegni a penna delicatamente tratteggiati.

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