Il bambino segreto - 2013 by Camilla Läckberg

Il bambino segreto - 2013 by Camilla Läckberg

autore:Camilla Läckberg [Läckberg, Camilla]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: General, Fiction, Mystery & Detective
ISBN: 9788831715607
Google: 8V8dmQEACAAJ
editore: Marsilio
pubblicato: 2013-05-07T16:00:00+00:00


Fjällbacka 1944

Quella guerra l’aveva logorato. Tutte quelle traversate su un’acqua che da amica era diventata nemica. Aveva sempre amato il mare al largo del Bohuslän. Aveva amato il modo in cui si muoveva, l’odore, il gorgoglio dell’acqua solcata dalla ruota di prua della barca. Ma da quando era scoppiata la guerra lui e il mare non avevano più lo stesso rapporto amichevole. Adesso era ostile, nascondeva pericoli sotto la sua superficie, mine che da un momento all’altro potevano far saltare in aria lui e il suo equipaggio. E i tedeschi che pattugliavano le acque non erano tanto meglio. Non si sapeva mai cosa poteva saltare loro in mente. Il mare era diventato inaffidabile in un modo completamente diverso da quello al quale erano abituati. Tempeste, scogli sottopelo erano eventualità che avevano imparato ad affrontare grazie all’esperienza di generazioni. E se la natura aveva il sopravvento, be’, allora lo si accettava in modo equanime, con il dovuto contegno.

Questa nuova inaffidabilità era molto peggio. E se si sopravviveva alla traversata restavano i pericoli dopo aver gettato l’ancora nei porti in cui dovevano scaricare e caricare, e se non li avesse già avuti ben presenti sarebbe bastato a ricordarglieli il momento in cui avevano perso Axel Frankel, catturato dai tedeschi. Fissando lo sguardo sull’orizzonte, si concesse di pensare al ragazzo per qualche minuto. Così coraggioso. Così apparentemente invulnerabile. Nessuno sapeva dove si trovasse. Si diceva che fosse stato portato a Grini, ma Elofluk non poteva sapere né se fosse vero né, in tal caso, se fosse ancora lì. Si diceva anche che i tedeschi avessero cominciato a trasferire dei prigionieri dalla Norvegia in Germania. Forse il ragazzo era tra loro, forse non c’era più e basta. Dopotutto era passato un anno intero dalla sua cattura, e nessuno aveva mai ricevuto da lui un cenno di vita. Dunque non si poteva che temere il peggio. Elofluk inspirò profondamente. Di tanto in tanto vedeva i suoi genitori, i signori Frankel. Il dottore e la moglie. Ma non riusciva a incrociare il loro sguardo. Se poteva, attraversava la strada e si affrettava a proseguire con gli occhi bassi. Aveva la sensazione che avrebbe dovuto fare di più. Non sapeva cosa. Qualsiasi cosa. Forse avrebbe dovuto negargli il permesso di salire a bordo fin dall’inizio.

Anche vedere il fratello del ragazzo, il piccolo Erik, così serio gli faceva male al cuore. Non che fosse mai stato un buontempone, ma da quando Axel era scomparso si era fatto ancora più taciturno. Aveva pensato di parlarne con Elsy. Non gli andava a genio che frequentasse quei ragazzi. Non che avesse niente contro Erik. Lui aveva gli occhi buoni. Ma Frans era tutta un’altra cosa. Una faccia da schiaffi, quella era la prima cosa che gli veniva in mente per descriverlo. Nessuno dei due, comunque, era la compagnia giusta per Elsy. Appartenevano a classi sociali diverse, ambienti diversi. Lui e Hilma venivano da un mondo separato da quello dei Frankel e dei Ringholm. E quei due mondi non dovevano incontrarsi. Non poteva venirne fuori niente di buono.



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