Il Leone e la Rosa (Italian Edition) by Riccardo Bruni

Il Leone e la Rosa (Italian Edition) by Riccardo Bruni

autore:Riccardo Bruni [Bruni, Riccardo]
La lingua: eng
Format: azw3, epub
pubblicato: 2014-02-10T05:00:00+00:00


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Una folla festante, lungo le sponde del Canale. Voci, risa, canti. Pronti a lanciare fiori e petali di rosa, i bambini attendevano raggruppati sul ponte di legno, che univa Rialto a San Marco. Il corteo nuziale sarebbe arrivato presto. I nobili sarebbero sfilati sulle loro imbarcazioni addobbate di fronte agli occhi del popolo. Che li aspettava con allegria. Che si lasciava emozionare dalla curiosità di ammirarne i vestiti, il portamento.

Caterina Corner non prendeva mai parte a un corteo nuziale, non concedeva a nessuno quel privilegio. Restava sul suo palchetto a osservare, rendendo omaggio ai protagonisti della cerimonia e alle loro famiglie mantenendo quel distacco che si confaceva alla sua persona. Era sempre la regina di Cipro o, almeno, era così che ancora si sentiva, anche se quella corona non era più sulla sua testa da oltre dieci anni.

Il palchetto era ancora vuoto. La signora di Asolo sarebbe arrivata solo alla fine. E tutti si sarebbero voltati verso di lei e verso gli illustri veneziani che lei aveva invitato sul suo palchetto. Gli artisti più in vista. Le donne più belle.

Ma se personalità come la Corner già avevano il loro posto ad attenderli, tutti gli altri, il popolo della Serenissima, stavano già accorrendo di prima mattina per trovare il loro. Avrebbero atteso lì, per non perdere le prime file che si affacciavano sul Canale. Gli ultimi arrivati si sarebbero dovuti accontentare di rimanere troppo indietro e alla fine avrebbero preso parte alla festa, ma non avrebbero visto niente. Tutta Venezia sembrava muoversi verso quel tratto del Canale per assicurarsi un posto buono dal quale seguire lo spettacolo. Soltanto una persona stava camminando a passo veloce in un’altra direzione.

Lorenzo si era accorto che in quel modo stava attirando su di sé gli sguardi di chiunque incontrasse, poiché per chiunque lui era l’unico stupido che andava nella direzione sbagliata. Così si era fermato, cercando di capire come si sarebbe mosso il flusso della gente. Una volta tracciato il percorso, mentalmente, era ripartito, allargando il giro di calli che avrebbe dovuto percorrere per raggiungere la bottega, ma dando a tutti l’impressione di camminare nella giusta direzione. Fu un caso, quindi, se la vide arrivare.

Conosceva altre ragazze che condividevano con Caterina lo stesso destino di privazioni. Riconobbe il volto di una di loro tra la moltitudine di volti che si muoveva in quel flusso continuo di persone. Si fermò e rimase in attesa. Ne riconobbe altre. Le novizie stavano andando verso il Canale per assistere alla processione, che si sarebbe conclusa con i festeggiamenti offerti dalle famiglie degli sposi. E a causa della folla non stavano procedendo in gruppo. Erano sparse in quella stessa moltitudine di volti.

Attese sulla soglia di un bacaro, setacciando con gli occhi il fiume di gente che cominciava a farsi sempre più gonfio. Poi la vide. Caterina era sola. Lorenzo si portò davanti all’imbocco di una stretta calle. Quando Caterina gli fu vicino la afferrò per un braccio e la trasse a sé.

«Mi hai spaventato, scemo.» Gli disse non appena realizzato chi fosse.



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