Il nuovo Servizio civile by Maurizio Ambrosini;Anna Cossetta;

autore:Maurizio, Ambrosini;Anna, Cossetta; [Ambrosini, Maurizio Cossetta, Anna ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Sociologia, Farsi un'idea
ISBN: 9788815374028
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2022-07-15T00:00:00+00:00

Servizio civile promosso dal settore nonprofit. Il caso britannico

Nel Regno Unito il Servizio civile ha una tradizione consolidata, con un assetto che lo collega più al terzo settore che alla regia diretta dello Stato. Un primo programma da ricordare è il Voluntary Service Overseas (VSO) fondato nel 1958, all’inizio rivolto solo ai maschi che, prima di iniziare il percorso universitario, volevano riflettere e trascorrere un anno all’estero nell’ambito della cooperazione internazionale allo sviluppo. VSO gestisce oggi circa 2.000 volontari all’anno, distribuiti in 70 paesi del mondo. Fin dagli anni ’60 sono inoltre fiorite anche sul territorio nazionale iniziative e organizzazioni dedicate, nel filone di quello che oggi chiamiamo Servizio civile: la prima si riferisce ai Community Service Volunteers (CSV), fondati nel 1962 e seguiti da Task Force (1964) e Young Volunteer Force Foundation (1968), oltre a diversi e più piccoli gruppi locali. Il programma CSV mobilita circa 2.000 giovani all’anno, inviandoli lontano da casa, per progetti che spaziano da quattro mesi a un anno e che prevedono normalmente un impiego a tempo pieno. Adotta un’interessante politica di non-respingimento, che consente di accogliere un 20% di persone socialmente escluse, per problemi di salute mentale o precedenti penali. Un’altra organizzazione, Volunteering Matters, da oltre cinquant’anni mette a disposizione circa 300 posti all’anno.

Questo approccio si è evoluto negli anni ’70, sviluppando dei collegamenti con i programmi di formazione e inserimento lavorativo per giovani disoccupati, rafforzati in seguito alle rivolte del 1981. Sempre in quel periodo tuttavia anche il legame tra un Servizio nazionale per la comunità destinato ai giovani e il concetto di cittadinanza attiva ha preso piede, rafforzandosi negli anni ’90. I governi laburisti, tornati al potere nel 1997 con Tony Blair all’insegna della Terza Via, lo hanno promosso, ispirandosi alle teorie dello sviluppo del capitale sociale (vi abbiamo accennato nel capitolo precedente).

Caratteristica del caso britannico è la promozione del Servizio civile da parte di organizzazioni del terzo settore, con finanziamenti che provengono dalle scuole, da autorità locali o da fonti private. Non esiste un Servizio civile nazionale, lo Stato non gestisce né finanzia progetti in questo campo.

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