Il Presidente by Monica Setta

Il Presidente by Monica Setta

autore:Monica Setta [Setta, Monica]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2021-06-18T12:00:00+00:00


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Tu chiamala, se vuoi, new concertazione

Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale della UIL, conosce Draghi da tempo. Lo stima, ma è un sindacalista sapiente e prudente, uno di quelli che, prima di verificare le parole con i fatti, fatica a esprimersi.

Segretario, qual è il suo giudizio personale su Draghi? Glielo chiedo seduta nel suo ufficio nel palazzo romano di via Lucullo, lunedì 7 giugno, tra un tramezzino e un caffè.

«Draghi ha una storia importante» mi risponde il leader della UIL. «Ha ricoperto incarichi di rilievo e ha una grande conoscenza dei sistemi economici internazionali. L’autorevolezza che lo contraddistingue, dunque, gli deriva dal suo percorso professionale. È una persona che, in questo momento, può fare sicuramente del bene al nostro Paese.»

Pensa che davvero possa farcela, questo Governo, a fare uscire l’Italia dalla crisi? O la sua è una dichiarazione cauta e diplomatica, in linea con lo stile pacato che caratterizza la sua leadership sindacale?

«Al di là delle maggioranze e delle posizioni partitiche, questo è un momento decisamente importante per ricostruire la nostra economia. L’auspicio è che Draghi e la politica nel suo insieme siano in grado di ridisegnare il Paese, tenendo conto degli errori commessi nel passato, per superare le disfunzioni e le disuguaglianze che lo caratterizzano. Bisogna dare ai giovani, ai lavoratori e agli anziani la possibilità di guardare con più fiducia al futuro.»

Ma come si potrebbe rilanciare il Paese con il Recovery Fund?

«Il Recovery Fund, attraverso le sei missioni e i singoli progetti correlati, ci dà la possibilità di definire il Paese del futuro. Da sempre sosteniamo che un solido sviluppo economico passa anche per la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e immateriali capaci, peraltro, di ridurre il gap tra il Nord e il Sud del Paese, valorizzando le potenzialità del nostro Mezzogiorno. Per un rilancio strutturale complessivo, però, non sarà sufficiente usare solo le risorse che arrivano da Bruxelles, ma sarà necessario approntare le riforme che l’Unione ci chiede, per far sì che l’Italia cambi profondamente. Questa volta non avremo prove di appello: è l’ultima chiamata. Dobbiamo snellire le procedure e garantire che i progetti di riforma vengano effettivamente realizzati. Se ci riusciremo, allora il Next Generation EU sarà senz’altro un’opportunità per ripartire di slancio.»

Bombardieri elenca le riforme più urgenti che Draghi dovrebbe fare.

«Intanto, serve una riforma sulle politiche attive del lavoro e sugli ammortizzatori sociali: tutto il mondo del lavoro ha bisogno di essere riposizionato rispetto alle trasformazioni epocali in atto. Se consideriamo, poi, tutto quello che è successo in questo anno di pandemia, è urgente riformare il sistema sanitario, rilanciando la sanità pubblica e dando attenzione a chi è stato sacrificato sul territorio. Altra riforma fondamentale è quella fiscale. Nel nostro Paese si stima che l’evasione sia pari a 110 miliardi di euro e si registra un’iniquità strutturale se si pensa che l’Irpef viene pagata per il 92% da lavoratori dipendenti e pensionati.

C’è poi la riforma delle pensioni. Da sempre sosteniamo la necessità sia di separare la previdenza dall’assistenza sia di considerare che alcuni lavori sono più usuranti



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