Il tempio maledetto by Fabio Sorrentino

autore:Fabio Sorrentino [Sorrentino, Fabio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, General
ISBN: 9788854192157
Google: hzy2CwAAQBAJ
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2016-03-31T00:00:00+00:00

La Corolla rombava veloce nel cuore della notte, attraversando come una cometa le placide stradine della frazione di Planchamp.

Dopo l’ennesima scorta irrequieta nello specchietto retrovisore, Tony avviò la ricerca impostata nel navigatore e frugò con la destra nelle tasche della felpa, portandosi alle labbra il filtro bianco di una Parliament. I primi quattro tiri in rapida successione furono una sorta di liberazione mentale e capì che non sarebbe bastato tutto il pacchetto per tenere a bada i quintali di adrenalina che galoppavano come stalloni imbizzarriti all’interno delle sue arterie.

Quindici anni.

Quindici anni dall’ultima volta che aveva armato il cane di un revolver senza conoscere in anticipo le conseguenze di quel gesto dimenticato.

Il piccolo display azzurrino del cruscotto indicava che mancavano ancora duecentocinquanta chilometri per arrivare all’aeroporto di Torino Caselle: circa tre ore di viaggio, stando al tempo di percorrenza stimato. Tony ripensò a Novotny e ai giri di nastro isolante che gli immobilizzavano le mani, gli coprivano le palpebre arrossate e gli serravano la bocca. Se mai fosse riuscito a crearsi in tal modo un buon vantaggio per la fuga, quello era il momento di non sprecarne neanche un attimo. Con la schiena sudaticcia attaccata al sedile, il factotum guidò rapido e concentrato fino all’ingresso della a9. Poi, tirò dritto ancor più svelto fino a oltrepassare la galleria aperta nello strapiombo di Glion e le terrazze del distretto di Villeneuve, affacciate sull’immensità tenebrosa del lago notturno.

Un lungo sospiro liberatorio lo riportò alla luce dopo l’apnea emotiva cui era stato forzato, facendogli diminuire leggermente l’andatura del veicolo. Dopo aver recuperato il cellulare dal sedile passeggeri, selezionò l’elenco delle chiamate perse e avviò la telefonata all’ultimo numero caricato in memoria, ma la voce registrata dell’operatore gli indicò che l’utente era non raggiungibile e lo collegò direttamente alla segreteria telefonica.

L’orologio della Corolla indicava le 04:30.

Di sicuro Melanie non aveva spento il suo iPhone prima di andare a letto e forse si era scaricato mentre dormiva.

Attese il breve segnale acustico che anticipava la registrazione, quindi provò a essere il più coinciso ed esaustivo possibile: «Sono Mc Cavoy. Non faccia caso all’orario. Ho incontrato Novotny ed è stata una chiacchierata breve ma intensa. I soldi che ha investito nel Progetto Nerone non erano i suoi. Lui ha fatto solo da prestanome. In realtà appartengono a un’organizzazione criminale che spesso si è servita della sua flotta mercantile, facendogli guadagnare parecchio. Volevano riciclare parte dei loro soldi sporchi e contemporaneamente dividere i profitti della spedizione archeologica di Cameron. È saltato fuori un nome: Peter Van Dyke. Ci sarebbe lui dietro a tutta la faccenda. Quando il generale e suo padre si sono visti, dopo il processo, Novotny gli ha raccontato la verità e gli ha chiesto di restituirgli l’importo che aveva versato ma lui non ha voluto sentire ragioni e l’ha cacciato, minacciandolo di andare a raccontare tutto alle autorità. Il generale mi ha assicurato che ha provato a metterlo in guardia, dicendogli che avrebbe fatto meglio a non schierarsi contro questa gente ma Cameron era un vulcano in eruzione ed è andato su tutte le furie.

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