Istanbul Istanbul by Burhan Sönmez

Istanbul Istanbul by Burhan Sönmez

autore:Burhan Sönmez [Sönmez, Burhan]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa
pubblicato: 2016-10-06T22:00:00+00:00


7° giorno

Demirtay lo Studente racconta: L'orologio da tasca

"Quando quella mattina il direttore della Biblioteca di Beyazit, Serafet Bey, andò al lavoro si accorse che non c'era nessuno ad aspettare sulla porta. Ogni giorno trovava lì due bibliofili, ma oggi era solo. Camminando verso il muro laterale dell'edificio che da stalla della moschea era stato trasformato in biblioteca, aprì il pacchetto di carne di fegato che aveva in mano. Si accovacciò e lasciò i pezzetti di carne tagliati sottili sul pavé del marciapiede. Guardò i gatti che si radunavano e poi si occupò dei piccioni sotto la quercia. Tirò fuori dalla borsa un sacchetto di carta pieno di granaglie e con la mano le sparse intorno all'albero. Lì gatti e piccioni stavano bene insieme, non si davano fastidio. Dopo essersi rialzato, il direttore si diresse verso la porta e vide i due bibliofili mattinieri che si stavano avvicinando. Diede loro il buongiorno facendo notare che erano in ritardo di dieci minuti. I due bibliofili guardarono l'orologio da polso e dissero che erano in orario. Il direttore tirò fuori il suo dalla tasca del gilet. Lo confrontò con quelli dei bibliofili: i loro orologi andavano indietro. Il direttore sorrise benevolmente, ma quando nel corso della giornata notò che non solo i loro orologi, ma ogni orologio, dentro e fuori la biblioteca, andava indietro di dieci minuti, capì che stava succedendo qualcosa. A Istanbul, la graziosa lancetta del tempo stava cambiando. La campanella della scuola, gli spettacoli cinematografici e le partenze dei traghetti avevano tutti dieci minuti di ritardo e nessuno si era accorto della differenza. I ragazzi che vendevano i giornali per strada quella mattina non avevano dato nessuna notizia al riguardo. Il direttore, che ogni giorno apriva la biblioteca in base all'ora del proprio orologio, si domandò: perché all'improvviso tutti gli orologi erano indietro? In realtà è una storia lunga, ma sarò breve. Da una parte del mondo una guerra finiva e dall'altra ne cominciava una nuova. Nonostante il profumo della primavera, a Istanbul c'era un'aria pesante. Mentre i marinai partivano con un'espressione serena sul volto, le donne dimenticavano i vestiti appesi fuori per giorni. Il direttore Serafet Bey non tollerava che tutti gli orologi fossero indietro e che i frequentatori abituali della biblioteca arrivassero in ritardo, perciò pensò che fosse necessario fare qualcosa. Dopo aver dato da mangiare ai gatti e ai piccioni la mattina presto, lavorò in biblioteca fino all'ora di pranzo e poi, delegati i suoi compiti ai collaboratori, trascorse il resto della giornata visitando le altre biblioteche della città. Nelle sale di lettura le persone mormoravano. Il presentatore della radio di Stato lesse le notizie con dieci minuti di ritardo e anche il muezzin ritardò la chiamata alla preghiera. Dal momento che a Istanbul tutti gli orologi avevano cambiato orario, l'unico orologio che non funzionava doveva essere il suo. Non sapeva di essere in pericolo, osservato da uomini che indossavano coccarde nere. Non riusciva nemmeno a valutare le possibili conseguenze del ritardo del notiziario radiofonico e della chiamata alla preghiera.



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