(J.A. Mysteries 05) Jane e l'arcano di Penfolds Hall by Stephanie Barron

autore:Stephanie Barron
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Giallo storico
ISBN: 978885022380
editore: Tea
pubblicato: 2012-05-21T16:00:00+00:00

Spera semplicemente di riuscire a proteggere un’altra persona, che, se non erro, è il suo cliente, Mr. Charles Danforth. Ebbene, signore, quale motivo avete di sospettare la colpevolezza del gentiluomo? Sapete forse se lunedì notte abbia commesso azioni che non potrebbero mai apparire oneste? Vi prego di parlare, prima che il vostro caso divenga disperato! La lealtà di un procuratore nei confronti del cliente non può arrivare alla forca!»

Giacché Cassandra continuava a rifiutare di guardarlo, Mr. Hemming impallidì. Eppure l’angoscia di mia sorella non avrebbe dovuto significare nulla rispetto all’avversione che la cittadinanza avrebbe sviluppato nei suoi confronti, se avesse insistito a proclamarsi colpevole. Un uomo della sua reputazione e della sua condizione che rischiava tutto per un capriccio!

«Se avessi straziato così orrendamente il cadavere della serva, mi verrebbe attribuita la più profonda perversione spirituale, senza scendere nei particolari», spiegò Mr. Hemming, con voce meno ferma di poco prima.

«Non volete rivelare perché Tess Arnold vi ricattava?»

«Non posso.»

«E non potete spiegare neppure perché avete inflitto le mutilazioni, così da gettare i sospetti sui vostri confratelli massoni?»

Mr. Hemming non rispose.

«Consegnerete il biglietto che avete ricevuto dalla dispensiera, oppure il fucile da caccia con cui è stata uccisa?»

Quando Mr. Hemming sollevò la testa, il suo viso e il suo sguardo tradirono il dubbio. Obnubilato dall’ebbrezza, oppure dai turbamenti dello spirito, non aveva considerato quell’aspetto quando aveva costruito la propria confessione. «Nell’oscurità sopra Miller’s Dale si può perdere la ragione. Quando mi sono accostato al cadavere di Tess Arnold, non ero più me stesso. In tutta franchezza, non sono in grado di dire che cosa possa aver fatto, né perché.»

«Per usare il vostro stesso termine, signore... Sciocchezze! Non potete aspettarvi che io creda a una simile versione dell’accaduto! Dopo avere attirato lassù Tess Arnold con il sotterfugio, nel cuore della notte, e dopo essere riuscito a ucciderla, avreste lasciato il suo cadavere in piena vista accanto al sentiero, per poi tornare al fiume la mattina successiva? Non dimenticate di essere stato visto a prendere il tè con noi qui alla locanda proprio la notte della morte della dispensiera, e proprio nell’occasione in cui ci avete invitati tutti a compiere una gita a Miller’s Dale! Dovremmo dunque credervi un assassino dotato di tale sangue freddo da proporre una partita di pesca soltanto poche ore prima di massacrare la vostra ricattatrice? Mai, signore! Rifiuto di accettarlo!»

«Magari speravo che foste proprio voi a scoprire il cadavere», azzardò Mr. Hemming. «Il peccatore non desidera forse che la sua sventura sia conosciuta?»

«Se foste stato dilaniato da un tale rimorso, avreste condotto voi stesso Sir James al cadavere, quella mattina spaventosa. La vostra spiegazione non regge, signore. Se fosse stata davvero vostra intenzione farvi scoprire, avreste ucciso Tess Arnold in mezzo al prato di Bakewell, poi l’avreste fatta finita!»

Per un lungo momento Mr. Hemming mi fissò, prima di riuscire ad abbozzare il più pallido dei sorrisi. «È un vero peccato che non siate nata uomo, Jane Austen, altrimenti saprei per certo a chi affidare la mia difesa», commentò.

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