La casa di Tacubaya by Carlo Coccioli

La casa di Tacubaya by Carlo Coccioli

autore:Carlo Coccioli [Coccioli, Carlo]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788833537757
Google: 6fdNEAAAQBAJ
editore: Lindau
pubblicato: 2021-11-23T23:00:00+00:00


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SuperPadre non mangiava più e aveva fame: fame di tutto

(lo so perché anch’io ho – avevo – fame di tutto).

Ma voglio pensare ai fiori: alla Rosa Gialla che odora

odora e odora e non finisce di odorare sul cruscotto della Volkswagen.

Mi umilio davanti a una domanda, questa domanda: Quando nessuno la guarda

continua a essere gialla la Rosa Gialla?

Se nessun occhio guarda il mio verde giardino,

continua a essere verde il mio giardino?

ESISTONO I FENOMENI – o sono illusione?

Non-Realtà delle Apparenze (come immagini proiettate su uno schermo),

ma noi sentiamo le Apparenze come Reali,

e nel loro Laberinto ci aggiriamo, guidati (?) dalla Legge Karma.

Oggi ho letto una cosa incredibile davanti alla quale – lo giuuuro – mi sono immobilizzato

(sono rimasto pietrificato durante 3 minuti e ½).

Avevo (mi scuso: nel bagno) aperto un libro, lo avevo aperto a caso, un libro inviatomi da un editore italiano, un libro che avevo qui da mesi e non lo avevo mai aperto: non mi attirava.

Bene, lo apro a caso, si tratta di Tolstoi, dice testualmente:

«Forse tutto è simmetria nella vita? Al contrario, la vita, eccola: e tracciai sulla lavagna una figura ovale. Dopo la vita l’anima va nell’eternità: ecco l’eternità, e disegnai da una parte della figura ovale una linea che andava fino all’estremità della lavagna. Perché dall’altra parte non c’è una linea simile? Sì, difatti, come può esserci una eternità da una parte sola? Certamente, noi siamo esistiti prima di questa vita, benché ne abbiamo perduto il ricordo».

Questo si legge nel cap. XIX di Adolescenza di Tolstoi: non è incredibile? Per quel che riguarda me, come posso non ammutolire, smarrito, ma con dentro un grido che non riesce a sfondare? Ciò che ora vedo che ha detto Tolstoi non l’ho detto tante volte io? Non ho disegnato la stessa figura? MA ALLORA IO CHI SONO? Da dove vengo? Ho conosciuto Tolstoi? Come spiegare queste sconvolgenti coincidenze? (Sono forse Tolstoi?)

A proposito (o forse «non» a proposito). Dovrei decidermi a raccogliere in un’unica scheda tutti gli Elementi che posseggo o che potrei trovare sul concetto ebraico (cabalistico, zoharico) del GHILGUL o trasmigrazione delle anime. Questa non è affatto estranea all’ebraismo mistico. Sta però il fatto che davanti all’idea della reincarnazione la «normalità» ebraica rimane indifferente (o semplicemente ignorante!). C’è stato Khayim Vital (morto, se non sbaglio, nel 1620), detto il Calabrese, autore (fra l’altro) di un Sefer ha-Ghilgulim, la cui edizione completa mi si dice sia stata pubblicata a Przemysl nel 1875.

Una volta domandai a un amico ebreo hassidico perché nel pranzo del venerdì sera mangino carpe; mi rispose: perché non è escluso che in esse si reincarnino anime di Giusti lievemente peccatori; pescando e poi mangiando le carpe, le liberiamo...

Sul cruscotto della Volkswagen la Rosa Gialla odora.

Odorerebbe se non vi fosse un naso per annusarla?

Se non raccogliessimo i Fenomeni coi nostri Sensi,

continuerebbero a esistere i Fenomeni?

Ma le coincidenze pullulano... Mi sono messo a leggere un libro di Giuseppe Blumer, tradotto dal tedesco, sulla Rivoluzione Culturale Cinese,

e l’Introduzione è preceduta da una frase di Karl Marx, questa:

«E tutta la



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