La cittadinanza online by Luigi Ceccarini

La cittadinanza online by Luigi Ceccarini

autore:Luigi, Ceccarini [Ceccarini, Luigi]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Sociologia, Universale Paperbacks il Mulino
ISBN: 9788815322791
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2015-10-14T22:00:00+00:00


4. Parabola (post)democratica e «cittadinanza positiva»

I sistemi democratici hanno tracciato, nel corso del tempo, una parabola evolutiva, trasformandosi, secondo Crouch, in post-democrazie. Questa concezione si sviluppa intorno all’idea di un sistema politico che, pur nel rispetto delle norme di tipo democratico, ha smarrito i suoi riferimenti di fondo. Si tratta di un’interpretazione critica, dove tuttavia non si parla di sistema antidemocratico. Ma viene denunciata una condizione in cui la partecipazione e le prassi politiche sono svuotate dei loro principi costitutivi a favore di derive decisioniste. Nelle post-democrazie un ruolo fondamentale viene giocato dalla burocrazia, dai tecnocrati, dalle lobby e dalle istituzioni intergovernative, a scapito della centralità del cittadino. In questo scenario esso diventa una figura passiva, apatica. Un’audience, per certi versi. Che si limita a reagire agli stimoli senza mettere in campo iniziative che attribuiscano centralità alla politica e portino il processo decisionale su un piano visibile e partecipato.

La gestione della politica e le scelte rimarrebbero, secondo questa lettura, all’ombra, nell’alveo del privato e in mano alle oligarchie che controllano le risorse del potere. Secondo questa ipotesi i governi rappresentativi si sarebbero spinti oltre la democrazia intesa in senso classico, verso una fase «post»: democratica e rappresentativa. Questo avviene dopo il culmine raggiunto nella seconda metà del XX secolo; cioè nel momento in cui le politiche egualitarie hanno avuto la loro massima affermazione. Oggi, i cittadini si muovono nel solco di una politica post-democratica, così la parabola evolutiva si riflette inevitabilmente anche sul cambiamento del senso della «cittadinanza».

È una trasformazione che delinea una sindrome dei governi rappresentativi nel tempo attuale. Questi regimi dopo avere toccato il punto «migliore» della loro esistenza, oggi presentano segni contraddittori. Stanno vivendo una fase caratterizzata non solo da trasformazioni profonde [Urbinati 2013; Diamanti 2014a; Todd 2010] ma anche da paradossi notevoli. Da un lato è, infatti, possibile osservare come le forme della democrazia abbiano raggiunto la loro massima diffusione nello scenario globale e trovino un vasto favore presso i cittadini. Le libertà politiche e i diritti civili sono parte di un numero crescente dei sistemi istituzionali di molti paesi. Tali prerogative si sono rafforzate nel tempo, in particolare rispetto al momento elettorale e quindi al ruolo del cittadino in quanto elettore. Dall’altro, però, la politica e i governi «post-democratici» lasciano un largo margine di libertà al potere delle lobby che rappresentano interessi economici specifici e forti. Utilizzando la terminologia di Crouch, la post-democrazia implica un processo di «commercializzazione della cittadinanza», e stravolge, di conseguenza, lo schema elaborato da Marshall. Così, i diritti e le garanzie strettamente connessi allo «status» di cittadino, beni comuni e servizi – come il welfare state – che rappresentano elementi essenziali nel processo di democratizzazione e inclusione, si sono progressivamente aperti a riforme in direzione del libero mercato e della privatizzazione.

In questa cornice l’attrattività di argomenti a favore dell’egualitarismo, che hanno segnato lo sviluppo dei diritti di cittadinanza, e la nascita del cittadino, distinto dalla figura del suddito, perde spessore. Si assiste, secondo questa lettura, ad uno stravolgimento dell’idea di cittadinanza e dei diritti democratici che l’accompagnano.



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