La classe di Bruna by Daniela Longo

La classe di Bruna by Daniela Longo

autore:Daniela Longo [Daniela Longo]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 2023-04-11T22:00:00+00:00


IX

Il mattino seguente il commissario convocò il terzo uomo, il bell’Antonio! Nino Giordano era un ingegnere che nella maturità aveva deciso di accostare alla libera professione il lavoro di docente. Uomo raffinato, amante di belle donne e macchine di lusso, lo chiamavano “il gaudente”, per via della sua predisposizione al dandysmo. Aveva tre matrimoni alle spalle e l’ultimo resisteva grazie alla costanza di Laura, una donna più giovane di lui che aveva sempre investito sulla fedeltà incondizionata del marito. Lui, tuttavia, piaceva alle donne e a lui piacevano, tanto più se giovani e spregiudicate. Nella sua giovinezza, quando lavorava in Arabia Saudita come ingegnere per conto di una multinazionale, aveva conosciuto donne di ogni nazionalità. Lì aveva guadagnato un bel gruzzoletto, come diceva lui, ma si era tanto divertito, come dicevano i suoi amici. Con la maturità aveva messo giudizio e aveva voluto concludere la sua carriera da dongiovanni maritato, in un ambiente più tranquillo come la scuola, popolato da donne più giovani.

Da quando era arrivato al liceo ci aveva elegantemente provato con più di una collega, ma alcune, sapendolo felicemente sposato, l’avevano distanziato quanto basta e lui, da uomo raffinato e signorile, si era ritirato in buon ordine. Tuttavia, con Bruna qualcosa c’era o c’era stato. L’aveva corteggiata parecchio e se, all’inizio, lei non lo aveva notato, poi all’improvviso aveva mostrato interesse per lui, era iniziata una fervida chat e da lì incontri pianificati all’uscita di scuola, nel vicino ufficio da ingegnere che Antonio teneva come rifugio dalle pressioni domestiche e che, presto, divenne la loro tana d’amore.

Il professore raccontò al commissario della relazione con Bruna, dell’intesa sessuale e di come lui fosse stato coinvolto in quella storia dal carisma di quella donna. Lo faceva sentire giovane e pieno di energie. Sì, lui per lei era diventato importante e questo lo rendeva un uomo rinnovato, si era rimesso in gioco con se stesso, lui che ormai era alle soglie della pensione. Antonio le aveva dato regali, attenzioni, effusioni, e Bruna in quel momento se li era presi.

«Garantendomi l’esclusività, commissario» disse con un velo di tristezza l’uomo. «Sapevo di Valerio, ma mi aveva detto che era tutto finito. Conoscevo Adriano perché chiamava continuamente, anche quando eravamo insieme, ma mi aveva assicurato che si trattava di un vecchio amico di famiglia ossessionato da lei a cui mentiva spudoratamente sebbene rispondesse sempre alle sue telefonate, persino nei nostri momenti intimi. Diceva che così lo avrebbe tranquillizzato, altrimenti non l’avrebbe lasciata in pace. Poi, all’improvviso, tutto è cambiato. È diventata sfuggente, cinica, distante e soprattutto bugiarda. I nostri incontri cominciarono a diradarsi, a scuola mi evitava e quando la chiamavo era gentile ma accatastava una scusa dopo l’altra per glissare i nostri appuntamenti. Cominciai a starci male, sebbene nella mia vita sia stato un dongiovanni, commissario, la maturità mi ha aiutato a mettere un punto. Mi sono innamorato di Bruna, lei mi faceva sentire unico ma all’improvviso tanto inutile, inesistente e, direi, superfluo. Prima che scomparisse, lei è scomparsa anche da me e



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