La collera della Regina by Nicola Testa

autore:Nicola Testa [Testa, Nicola]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Giallo, giallofestival, romanzo giallo, giallo monferrato. abbazia di lucedio
editore: Damster
pubblicato: 2020-01-13T16:00:00+00:00

Non era più riuscita a riposare correttamente da quella volta che aveva dovuto comunicare alla Regina il fallimento dei due ragazzi spediti a Lucedio. Da allora la bibliotecaria sentiva un senso di angoscia e di oppressione crescenti. Più che incline all'azione, come il poco tempo a disposizione avrebbe richiesto, si sentiva dell'umore solo di autocommiserarsi. Nonostante da tanto tempo impiegasse ogni sua migliore energia nel tentare di dare soluzione agli affanni di quella sventurata, ecco il calice amaro che ora le toccava ingoiare: La Regina che le rinfacciava i suoi fallimenti e la lasciava sola come un cane in quell'impresa impossibile!

Aveva a tal punto anteposto la causa della Regina a se stessa da rimetterci una brutta frattura all'anca, quella volta che aveva tentato di scavalcare il muro di cinta dell'abbazia per andarne in cerca. E non era nemmeno la prima volta che si sentiva franare la terra da sotto i piedi, tradita dall'oggetto stesso della sua devozione: anche col professore le cose erano andate più o meno allo stesso modo. Aveva sempre fatto di tutto per assecondarne le richieste, anche quando la mettevano di fronte a seri ostacoli di carattere etico. Quando il professore le aveva chiesto di rubare quel documento a Lucedio, aveva dovuto andare contro tutti i propri princìpi. Mentre armeggiava con la lametta, nella penombra della biblioteca dell'abbazia, ricordava di aver intonato una dura litania di maledizioni rivolte solo nei confronti di se stessa. Eppure, nonostante le proprie remore, aveva obbedito ancora una volta al volere del professore. Per lui aveva origliato fuori dalla porta della camera del conte quella conversazione con i suoi ospiti, rischiando in ogni momento di essere scoperta. Per lui si era spinta fin nella cripta sotto la chiesa abbaziale in cerca della Regina, arrivando a conoscerla ben più da vicino di quanto né lei né il professore si sarebbero potuti immaginare.

Ricordava solo parzialmente ciò che era successo là sotto: rammentava l'immagine del buio che avvolgeva l'ambiente, la stanza ingombra di mucchi di cose e il timore che in ogni istante le ombre scure di fianco a cui passava potessero rivelare i volti mummificati dei monaci. La Regina era in fondo. Le si era avvicinata fin quasi a toccarla, ma da quel momento in poi non ricordava più nulla.

Da allora, in un modo che non si era mai potuta spiegare, ne pagava le collere con un malessere ansioso e cupo, impossibile da arginare. In quei giorni l'unica cosa da fare era mettersi in mutua e rimanere chiusa in casa in attesa che la Regina le rovesciasse addosso il suo carico di gramaglie. E, come se non bastasse, da allora il professore era diventato assai freddo nei suoi confronti e via via l'aveva allontanata da sé. Non era mai passato a trovarla, non le aveva mai più telefonato, non si era mai fatto trovare per strada né aveva mai risposto alle accorate lettere di lei che gli chiedeva una parola di chiarimento su quell'improvviso cambio di rotta.

Non aveva mai davvero accettato di aver perso ogni rapporto col professore e tuttora ne soffriva come se fosse il primo giorno.

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