La figlia sbagliata by Raffaella Romagnolo

La figlia sbagliata by Raffaella Romagnolo

autore:Raffaella Romagnolo [Romagnolo, Raffaella]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788820092962
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2015-05-11T22:00:00+00:00


San Donato Milanese, piscina della SNAM, campionati italiani giovanili, categoria Juniores, finale dei quattrocento stile. Ai blocchi di partenza gli otto ragazzi più dotati che quell'anno il Paese esprime in vasca lunga, tutti potenziali candidati alla Nazionale maggiore. La pressione è notevole, la gara tiratissima. Vittorio Polizzi arriva secondo. Un piazzamento straordinario, che la piccola città, due paroline sussurrate in confidenza e subito sulla bocca di tutti, ha trasformato in una sconfitta epocale. Vittorio Polizzi arriva solo secondo. Bene, però. Bravissimo, ma. Quando avrebbero dovuto tutti levarsi il cappello, diceva Ines.

Fu l'unica volta in cui Riccarda diede ragione a sua madre. Perché oltre all'audacia, la piccola città non tollera il successo. Trova un diamante e non sa che farsene. Comincia a passarlo da una mano all'altra, dubbiosa, timorosa, sente che scotta. Vittorio Polizzi? Il figlio del camionista? La pietra preziosa stava in mezzo a loro dai tempi dell'asilo, della scuola, dei giochi nel cortile condominiale, delle elementari. È uno di noi. Bello, no?

No.

Brutto. Irritante aver sotto gli occhi uno che ce l'ha fatta. Così, quando il cristallo sfolgora, la piccola città finge di non vedere o finge di festeggiare, ma è far buon viso a cattivo gioco, e alla prima occasione - un secondo posto! -lo tritura. Quindi non conviene abbassare la guardia, pensa Riccarda. Mai tirar fuori dal cassetto le proprie medaglie. Tieni chiusa la coppa nel mobile bar. Non cedere alla debolezza della condivisione, se non vuoi sentire i fucili puntati addosso. Sii forte. Vattene. Scappa. Scompari.

Non ha raccontato i suoi progetti neanche al suo ex ragazzo, Giacomo. C'è un motivo, d'altronde, se diventi ex. Molti motivi, pensa Riccarda. Il fatto di doverlo sporadicamente dividere con un paio di altre ragazze non è neanche il principale.

Il vero problema è che Giacomo, che lavora come venditore in una concessionaria Fiat e nella filodrammatica fa le parti del belloccio, non ha mai capito né il teatro né l'ostinazione di Riccarda. La sua fame, la sua insofferenza per tutto ciò che non sono prove, recite, repliche, copioni, costumi, scene, teoria e pratica. Ma se vuoi fare altro, fallo! Liberissimo! pensa Riccarda. Però lasciami perdere, e lascia perdere il teatro. Non telefonarmi, non aspettarmi alla fine delle prove, non pretendere di fare cose diverse, non insistere. Se nella vita vuoi tredici mensilità, provvigioni a fine anno e buonuscita a fine carriera, non fare il teatro. Se vuoi tornare a casa tutte le sere, se quel che davvero desideri sono un paio di figli, un giardino e una station wagon con un labrador nel portabagagli e gli sci sul tettuccio, non fare il teatro e lasciami perdere.

Così si è preparata all'audizione con Vittorio e Zalé, lui che faceva Oreste e zia Adele la commissione esaminatrice, e poi tutti e due a consigliarla mentre provava Miss Koraline. Accelera, rallenta, NON MANGIARTI LE PAROLE!, più forte, più piano, NON CORRERE!, respira.

Naturalmente ha dovuto informare anche Ines e Pietro. No, papà, niente università. No, mamma, niente domande di assunzione. Bell'idea il curriculum che Ines si è fatta preparare per lei da uno sportello del Comune.



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