La legislazione dello spettacolo e i diritti d'autore nelle opere musicali by Alceste Ayroldi;

autore:Alceste Ayroldi; [Ayroldi;, Alceste]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788892771116
editore: edigita
pubblicato: 2022-02-06T23:00:00+00:00

Il diritto d’autore: la tutela delle opere di ingegno, i presupposti

L’art. 1 della L. n. 633/1941 indica le seguenti materie:

– Letteratura

– Musica

– Arti figurative

– Architettura

– Teatro

– Cinematografia

– Software, banche dati

I due requisiti per far sorgere il diritto sono: creatività e concretezza di espressione. Su entrambi ci sarà da discutere in seguito.

Il diritto sorge in capo all’autore all’atto stesso della creazione dell’opera, attribuendogli sia il diritto esclusivo di utilizzare economicamente la stessa in ogni forma e modo, sia i c.d. diritti morali tra cui essenzialmente quelli di inedito, di paternità e di integrità dell’opera. Quindi, dal momento che il diritto originario di sfruttamento dell’opera sorge con la creazione della stessa, ciò significa che solo una persona fisica può acquistare a titolo originario il diritto d’autore su un’opera dell’ingegno.

Questa è una delle principali differenze tra il sistema continentale di tutela del diritto d’autore e il sistema di common law del copyright. Infatti alla base del copyright inglese c’è un preciso fine: la promozione del progresso delle scienze e delle lettere; per cui solo le opere pubblicate possono essere tutelate, in quanto non esiste un diritto “innato” sulle opere (semplicemente) create.

Questo diritto, invece, si costituisce con la pubblicazione, tanto è vero che il copyright inglese nasce per le opere letterarie ottenute a mezzo stampa come vero e proprio “diritto di copia”, diritto cioè di riprodurre ulteriori esemplari dell’opera allo scopo di diffonderla. Si comprende agevolmente come nel sistema anglosassone sia possibile che il copyright sorga a titolo originario in capo anche a una persona giuridica; non solo: se esiste un rapporto di lavoro ovvero committenza a monte della creazione dell’opera, titolare dei diritti di sfruttamento economico, a titolo originario, sarà lo stesso datore di lavoro o committente, non il lavoratore subordinato ovvero autonomo.

Per quanto attiene l’oggetto della tutela ribadiamo, ancora una volta, cosa recita l’art. 2575 c.c.: “Formano oggetto del diritto di autore le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro e dalla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione”.

Pertanto oggetto del diritto d’autore sono le opere d’ingegno di carattere creativo, a differenza dell’oggetto della proprietà industriale che, invece, investe le opere, sì dell’ingegno, ma che abbiano un’applicazione industriale innovativa, la cui disciplina è affidata agli articoli 2585 ss. cod. civ., e dal c.d. codice della proprietà industriale (decreto legislativo del 10 febbraio 2005 n. 30). L’opera, quindi, è oggetto di specifica tutela allorquando viene alla luce ed è realizzata.

La particolare caratteristica del titolo di acquisto dei diritti sull’opera dell’ingegno (rappresentato dall’atto creativo) comporta che l’autore sia l’unico titolare originario di quei diritti per il fatto della creazione dell’opera.

Il concetto giuridico di creatività non coincide con quelli di creazione, originalità, novità assoluta, ma si riferisce alla personale e individuale espressione di una oggettività appartenente alle categorie elencate, in via esemplificativa, dall’art. 1 legge sul diritto d’autore (Lda).

Meritano un attenzione particolare le opere collettive, composte e realizzate in comunione.

Sono opere composte quelle in cui le singole parti sono riconducibili ad

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