La luna di Saffo by Franco Montanari

La luna di Saffo by Franco Montanari

autore:Franco Montanari [Montanari, Franco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2023-09-04T12:00:00+00:00


La sera stessa

Mentre Faone parlava Saffo sbiancava, estremamente turbata. Cleide e Scamandronimo si preoccuparono.

«Che c’è, Saffo? Perché questa notizia ti agita così?»

Trattenendo a stento le lacrime disse con un filo di voce:

«Quel bracciale… sembra uguale a quello che abbiamo io e Eunika, quello che ci ha regalato Febe».

«E allora?»

«Allora, siccome non può essere il mio, la conseguenza da trarre è una sola.»

«Cioè che l’assassina sia Eunika?»

«Non posso crederci, non voglio nemmeno pensarlo!» Saffo era sconvolta.

Cleide e Scamandronimo avrebbero voluto dirle qualcosa per tranquillizzarla, ma non trovavano le parole. Fu Faone che le trovò, insieme al coraggio che gli serviva per rivolgerle direttamente la parola.

«Pe-però, se la verità è questa, si-si-significherebbe che tu non-non c’entri niente con la morte di Andromeda. Sarebbe la-la fine dei pettegolezzi su di-di te. Quindi una co-conseguenza importante e positiva.»

«Sì, ma io non voglio crederci. Deve esserci un’altra spiegazione.»

«Già, ma quale?»

«Non lo so, bisogna trovarla a tutti i costi.»

Più tardi, mentre aspettava che fosse l’ora per andare da Alceo, Saffo si tormentava.

“Cosa faccio, ora? Vado da Eunika e le chiedo spiegazioni? Potrebbe prenderla male e offendersi, non si aspetta simili sospetti da un’amica come me. Tra l’altro, potrebbe non essere al corrente di nulla. Grande Afrodite, che sempre mi proteggi, illuminami: cosa devo fare?”

Presa da quei pensieri, a cui univa il timore che Alceo potesse non volerla più per via di quella brutta storia, non si era quasi accorta che intanto era calato il buio, e la luna e le stelle splendevano in un cielo completamente sereno.

Quando ci fece caso, uscì di soppiatto dalla sua camera e, constatato che non c’era nessuno in giro, attraversò il giardino che dava sul mare e raggiunse la spiaggia. Si avviò di buon passo lungo la riva, diretta alla duna che faceva normalmente da riparo e nascondiglio ai loro incontri. Alceo era già lì che la aspettava. Il loro abbraccio fu travolgente. Alceo parlò per primo.

«Come stai, mia bella?»

«Bene, adesso che sono qui con te.»

I due si strinsero, illuminati dalla luna. Le loro labbra si incontrarono e non ci furono più parole tra loro, ma solo baci, carezze e tutto ciò che fanno coloro che si amano. Alla fine, si abbandonarono esausti sulla sabbia, distesi, con gli occhi al cielo rischiarato da una miriade di stelle. Dopo un lungo silenzio, Saffo riprese a parlare. E siccome aveva timore ad affrontare la questione che le stava a cuore, cercò altri argomenti.

«Com’è andato il simposio di ieri sera? Avrete discusso di politica, immagino.»

«Sì, certo. Abbiamo parlato di Pittaco e della sua gestione del potere a Mitilene.»

«E cos’avete concluso? La vostra eterìa continuerà a sostenerlo?»

«Sì, ci è parso che il suo governo stia procedendo positivamente e affronti abbastanza bene i problemi della città, abbastanza…» Alceo sembrava distratto da altro che gli girava per la testa. E a quel punto fu lui ad affrontare il discorso. «Hai saputo della morte di Andromeda, vero?»

«Come potrei non saperlo? Sono rimasta impietrita, a dir poco. Sarai al corrente delle dicerie che circolano su di me, immagino.» Saffo era circospetta.



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