La promessa by Katia Ferri

autore:Katia Ferri
La lingua: ita
Format: mobi, azw3
Tags: THRILLER
editore: Zonza Editori
pubblicato: 2009-03-26T23:00:00+00:00

XXXV

Alghero, 22 novembre 2006

Quando Stephanie Brynner uscì dall'area arrivi dell'aeroporto di Alghero, dove era arrivata con un volo privato, trovò ad attenderla Merle e il cuoco Fernando, i domestici che continuavano a seguirla anche dopo la morte di Hubert. Erano tornati ad alloggiare a bordo dello yacht dopo il dissequestro. La aspettavano davanti al banco della Hertz autonoleggi in compagnia di qualcuno che da lontano le parve familiare. Era Choo, il personal trainer di Hubert. Indossava un buffo cappello norvegese, con pennacchio e lunghi paraorecchie annodati sotto il mento. Fu contenta di vederlo, i domestici avevano sempre mantenuto i contatti con lui e da loro aveva saputo che Choo aveva trovato lavoro da Marie, la ex fidanzata di Hubert residente in una villa nei pressi di Olbia. Il cinese aveva con sé una grossa valigia a rotelle, stava partendo per Hong Kong dove avrebbe visitato gli amici ai quali aveva lasciato abitare la sua casa.

Stephanie gli strinse la mano sorridendo. Era stanca per il viaggio, aveva dovuto riconoscere il cadavere di Klaus all'obitorio di Viareggio e affrontare un altro lungo interrogatorio. Si era fermata qualche giorno in Toscana per riprendersi. Poi aveva avuto una lunga riunione con Thomas, che era dovuto tornare in Svizzera per verificare se davvero anche Klaus era morto senza fare testamento. In quel caso Stephanie e Geneve avrebbero ereditato ogni sua sostanza. Ma le venne voglia di parlare col cinese. Choo era stato vicino a Hubert per molti anni, in un certo senso lo conosceva meglio di lei.

«Aspettate un momento qui, accompagno Choo verso il check in...», disse ai due filippini.

«Sono in anticipo, abbiamo tempo», rispose il cinese restituendo il sorriso.

Si avviarono verso un grande salone sul lato sinistro dell'aeroporto che pareva ancora più vuoto. Addossato a un pilone si trovava un corner per impacchettare il bagaglio col cellophane. Là di fronte c'era una fila di sedili vuoti. Sedettero lì e iniziarono a parlare tristemente del grande vuoto che Hubert aveva lasciato nel cuore di tutti e della terribile tragedia che aveva coinvolto Klaus.

«Mi spiace non poter essere qui per il funerale di Mr. Klaus», disse Choo abbassando lo sguardo.

«Non preoccuparti di questo Choo, comunque ci vedremo al tuo ritorno», fece lei con un sorriso triste. «E ti sono grata per aver cercato subito un altro posto di lavoro. Ti trovi bene da Marie?»

«Benissimo, grazie. Lei si fermerà qui, Mrs. Stephanie? Non intende tornare negli Stati Uniti?», il cinese la fissò.

«Per ora non posso farlo, non sono indagata ma mi pregano di restare a disposizione degli inquirenti. Fra l'altro la cosa non è facile, perché finché non verrà completata la stima dei beni, non potrò vendere lo yacht. Devo pagare lo stipendio a tutto l'equipaggio, ai filippini e francamente non ho molto.» Le venne un groppo alla gola, si domandò se faceva bene a parlare con il loro ex trainer di una faccenda tanto delicata. Avrebbe potuto riferire tutto ai domestici filippini. Oppure avrebbe potuto aiutarla...

«Mr. Brynner non le ha lasciato del denaro?», chiese Choo discretamente.

«Un po' ma di certo non abbastanza per mantenere le case, lo yacht e il personale per più di un anno.

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