La scoperta di Vivian Dalton by Gretchen Berg

autore:Gretchen Berg [Berg, Gretchen]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2020-12-29T12:00:00+00:00

Se fosse rimasta ignara, però, non sarebbe stata nemmeno sposata legalmente.

«Pronto, Vi?»

«Ma ciaaaao, come va?» Violet sembrava esitare, cauta e attenta, quasi temesse di rompere qualcosa con le parole.

«Hai saputo?» domandò Vivian per capire quanto avrebbe dovuto spiegare.

«Sì, Vivy, è davvero orribile, mi dispiace così tanto.»

«Be’, adesso non si può fare nient’altro. Siamo di nuovo sposati.»

Passarono diversi secondi di silenzio.

«Sei sicura?» domandò infine Violet, parlando lentamente. «Vuoi restare con lui anche dopo tutto questo?»

Violet si era trovata un buon marito e non aveva pazienza nei confronti di quelli che non lo erano.

«Sai, Vivy» riprese, «a me Edward è sempre piaciuto, finora, adesso però dovrà proprio darsi da fare per rientrare nelle mie grazie.»

A Vivian venne quasi da sorridere. Violet si immaginava come una sorta di leonessa, ma Charlotte la chiamava «zia Micetta».

«Sei sicura di voler restare con lui?» ripeté Violet.

Vivian fece un respiro profondo e soffiò fuori alcuni sbuffi d’aria che sembravano quasi dei fischi. Stava trattenendo le lacrime. «Ci ho pensato» altro respiro profondo, «ma Charlotte va ancora a scuola, e siamo in questa casa da così tanto tempo. E siamo insieme da così tanto tempo. Non so, ho pensato semplicemente che sarebbe stato più facile così.»

Poi però rifletté su quel «più facile». Che cosa era più facile? La verità era che la terrorizzava l’idea di rimanere sola. Questa mortadella non resterà da sola, Edward! Questa mortadella si prenderà una coccinella! O la coccinella si prenderà una moglie! In testa aveva una massa ingarbugliata di pensieri e nessuno che avesse un senso. Mortadella, coccinella, più facile, più facile, facile?

«È lì in casa, adesso?»

«No. Gli ho detto di andare a comprare delle scarpe a Charlotte e di portarla a bere un latte caldo con il malto.»

Si sentiva terribilmente in colpa per il modo in cui l’aveva detto a Charlotte. Le aveva buttato addosso quella rivelazione come fosse stato un mestolo di sugo unto sul tacchino. E subito dopo che aveva mangiato i pasticcini a sette (sei) strati, povera stella. Era stato terribile. Una buona madre avrebbe avuto un regalo per lei, o qualcosa del genere. Ma quale regalo puoi dare a tua figlia quando le hai appena detto che tutto ciò che sapeva sulla sua famiglia era una bugia? Qualunque regalo avrebbe semplicemente ricordato a Charlotte il motivo per cui l’aveva ricevuto. L’intera faccenda procurava a Vivian un gran mal di testa.

«Lui troverà il modo di aggiungerci anche una fermata alla ferramenta, potrei scommetterci.»

Vivian era furibonda per il modo rilassato in cui Edward aveva affrontato la vicenda. Mentre lei si angustiava, lui era semplicemente andato avanti per la sua strada, lavoro, commissioni, incontri massonici, come se si fosse semplicemente dimenticato di portare fuori la spazzatura. La spazzatura era Mildred Fischer, pensò Vivian, e quella spazzatura è stata portata fuori stamattina. Prima della cerimonia Edward aveva firmato un documento confermando il suo divorzio da Mildred, quindi quello era risolto. Ops, mi ero dimenticato di avere un’altra moglie, che sbadato. Per lui era finita lì.

«Vuoi che venga da te?» chiese Violet.

«No, grazie tesoro, sono un po’ stanca.

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