La strana morte dell'Europa by Douglas Murray

La strana morte dell'Europa by Douglas Murray

autore:Douglas Murray [Murray, Douglas]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Neri Pozza
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


* “Nessuno tocchi il mio amico” è lo slogan, il movimento si chiama SOS Racisme (N.d.T.).

CAPITOLO 12

Imparare a convivere con l’immigrazione

La strage di Nizza fu solo l’inizio di una serie di attentati susseguitisi con cadenza quasi giornaliera nell’estate del 2016. Il lunedì dopo l’attacco di Nizza, Mohammed Riyad, un richiedente asilo di 17 anni, estrasse un’ascia e un coltello su un treno in Baviera e, al grido di “Allahu Akbar” (Allah è grande), cominciò a colpire gli altri viaggiatori. Ferì gravemente 5 persone prima di essere ucciso dalla polizia. In seguito si venne a sapere che aveva giurato fedeltà all’Isis e che aveva fatto domanda di asilo in Germania dichiarando di essere afgano, mentre dalle registrazioni delle sue telefonate si capiva che in realtà era pachistano. Se la Francia era reticente a discutere di certi temi, la Germania si rivelò ancora più incapace di affrontare la realtà. Dopo l’attentato sul treno, la deputata tedesca dei Verdi Renate Künast chiese perché i poliziotti intervenuti sul treno avessero ucciso il terrorista anziché limitarsi a ferirlo.

Il giorno seguente vicino a Montpellier, in Francia, un certo Mohamed Boufarkouch al grido di “Allahu Akbar” accoltellò una donna francese e le tre figlie (di 8, 12 e 14 anni), forse perché erano vestite in modo “indecente”. L’attentatore era nato in Marocco. Alcuni giorni dopo, Ali David Sonboly, figlio di immigrati iraniani residenti a Monaco di Baviera, aprì il fuoco in un McDonald’s e uccise 9 persone, tra cui 7 ragazzi. Le motivazioni del gesto non furono mai chiarite. Un paio di giorni dopo, a Stoccarda, un richiedente asilo siriano ferì a morte con un machete una donna incinta in quello che fu considerato un delitto passionale. L’indomani ad Ansbach, in Baviera, a un altro richiedente asilo siriano, Mohammad Daleel, fu negato l’ingresso a un festival musicale perché non aveva il biglietto. Si scoprì più tardi che trasportava una bomba confezionata con chiodi e viti, che fece poi esplodere davanti a un’enoteca. Trascorse poco più di ventiquattr’ore, due uomini entrarono in una chiesa di Rouen durante la messa inneggiando all’Isis, presero in ostaggio le suore e i fedeli presenti e uccisero il sacerdote, padre Jacques Hamel. Una delle suore raccontò che i due terroristi diciannovenni, Adel Kermiche e Abdel Malik Petitjean, sorridevano mentre sgozzavano il sacerdote e lo lasciavano morire dissanguato facendosi filmare e recitando slogan in arabo. Le ultime parole del prete agonizzante furono: «Vade retro, Satana!»

Alcuni di questi attentati furono compiuti da persone che erano arrivate in Europa con l’ondata migratoria degli ultimi anni, altri da soggetti nati in Europa. Capirne le cause non era facile. Chi riteneva che il terrorismo fosse imputabile alla mancanza di strategie d’integrazione in Europa non riusciva a spiegarsi che senso avesse lasciar entrare così tanti migranti in un continente che si era già dimostrato incapace di integrare quelli che c’erano. Chi pensava solo alla recente ondata migratoria non riusciva a spiegarsi come persone nate e cresciute in Europa potessero aver compiuto simili attentati. Chi cercava giustificazioni rimaneva spiazzato dall’eterogeneità degli obiettivi.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.