La Villa Degli Aranci Fioriti by Juliet Hall

La Villa Degli Aranci Fioriti by Juliet Hall

autore:Juliet Hall [Hall, Juliet]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: General, Fiction, Romance
ISBN: 9788820052867
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2011-12-31T23:00:00+00:00


35

ERA la fine di un'estate durata fino a ottobre. Flavia era infiacchita per il caldo inclemente.

Avevano preparato la tradizionale salsa da consumare in inverno per ricordare l'estate, come era solita dire sua madre. Metà paese si era radunato sui terrazzamenti attorno a Villa Sirena a far festa fino a notte inoltrata.

Era stata una buona annata, soprattutto per i pizzutelli, i pomodorini dalla buccia spessa ottimi per la salsa. Il fuoco sotto il pentolone era rimasto acceso per due giorni interi, la lava rossa che ribolliva, pomodoro e basilico mescolati da vicini e famigliari. La salsa era stata poi conservata in bottiglie chiuse e sterilizzate. E adesso? Tutti aspettavano con impazienza che la pioggia spegnesse quel caldo insopportabile.

Una mattina Flavia entrò in cucina, interrompendo bruscamente i bisbiglii dei suoi genitori.

«Cosa succede?» chiese.

«Stiamo organizzando un pranzo», rispose suo padre. «Per la Festa dei Morti. Tu cucinerai, vero?»

«Per quante persone?»

Flavia si divertiva a preparare da mangiare e più bocche c'erano, più le piaceva. Pensare al menu, nonostante le risorse limitate, la distraeva, mentre lavare, pelare e tagliare gli ortaggi, o impastare ritmicamente la pasta fresca la calava in uno stato ipnotico nel quale poteva fantasticare.

Mise la caffettiera sul fornello. Sognava ancora Peter. Qualcosa le diceva che sarebbe tornato da lei, nonostante fossero ormai passati sei anni e non avesse mai avuto sue notizie. Sentiva che lui era la sua unica possibilità di fuga. E se non era ancora venuto doveva esserci un buon motivo. Ma come poteva scoprire qual era? Come poteva decidere quale sarebbe stata la sua mossa successiva?

«Saremo in cinque», rispose il padre. Aveva negli occhi una strana luce.

«Solo cinque?» Era delusa. La Festa dei Morti era un evento importante, una ricorrenza religiosa ma anche un giorno di fiera; si pregava, si andava al cimitero e si rammentavano parenti e amici defunti. Ma c'era un solo uomo che Flavia voleva ricordare. Non l'avrebbe mai dimenticato.

«E vogliamo qualcosa di speciale», continuò suo padre.

Flavia drizzò le orecchie. «Chi viene?» Stava già pensando a cosa cucinare. Forse potevano cominciare con melanzane e peperoni; aveva un modo speciale di prepararli: usava un goccio di olio d'oliva aromatizzato che dava più sapore alle melanzane. E poi, alla fine dell'estate, avevano messo da parte una bella scorta di entrambi gli ortaggi. Era diventata parsimoniosa come sua madre. Doveva esserlo, visti i tempi ancora duri e la scarsità di cibo.

«Enzo. Con suo nipote Rodrigo. Il figlio di Ettore.»

«Enzo?» Flavia era sorpresa. Prese le tazzine. Non era un ospite speciale. Suo padre lo vedeva quasi tutti i giorni. Dopo la rottura con Alberto Amato era diventato il suo amico più stretto, ma Flavia continuava a essere diffidente. Quanto al povero Alberto… Be', Flavia non riusciva a credere che avesse fatto ciò di cui lo accusavano. Era sempre stato gentile con lei, mentre Enzo passava di rado da casa loro e non era in buoni rapporti con Flavia, nonostante l'amicizia di lei con Santina.

«Abbiamo molto di cui ringraziare Enzo», intervenne sua madre.

«Sì?» Flavia capì. Ogni famiglia doveva avere le sue alleanze.



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