L'anima della festa by Tea Hacic-Vlahovic

autore:Tea Hacic-Vlahovic [Hacic-Vlahovic, Tea]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fandango Libri
pubblicato: 2021-03-16T23:00:00+00:00

15. Nuovo ano stesse palle

Stasera rimango a casa. Maria è dai suoi. Ho l’appartamento tutto per me per una settimana, prima di trasferirmi. Il mio ragazzo è con sua moglie. Vi pare che m’importi qualcosa? Mi guarderò tutta la serie di Aqua Teen Hunger Force su free-tv.com e berrò whisky finché non vomito, o finché non mi addormento.

“Vieni da me, stronza”, mi scrive Flow.

“Flow, lasciami stare”, dico ad alta voce, ma non a lei.

“Lo so che ci sei.”

Non ho intenzione di rispondere.

“Stasera rimango a casa”, le rispondo.

“Ma è Capodanno!”

“Non vuol dire niente.”

“Che tristezza rimanere a casa stasera.”

“Che tristezza uscire, stasera.”

Infilo il BlackBerry sotto a un cuscino e vado nella doccia. Mi masturbo sotto l’acqua calda. Penso a quella volta che abbiamo scopato in questo bagno. Lui mi ha spinta in questa doccia e ha provato a farmi la pipì addosso, ma non ci è riuscito perché ce l’aveva troppo duro. Perciò mi ha tirata fuori, mi ha preso di peso e mi ha sbattuta qua e là per tutta la camera che divido con Maria. Mi ha presa finché non l’ho implorato di smettere.

Tempi più semplici, quelli.

Mi metto in pigiama, quello comodo che mi ha preso mia madre da Gap. Mi preparo un bicchierone di whisky e una cucchiaiata di Nutella. Sono pronta a scegliere le cose sane, a volermi bene, alla beata pace. NUOVO ANNO NUOVA ME! free-tv.com è di nuovo giù. couch-tuner.com è invaso da pop-up e link che non funzionano. Ma cos’è stasera, c’è tutto il mondo a casa che vuole guardare programmi in streaming? Non hanno una festa a cui andare? PORCO CAZZO DIO CANE! Infilo la mano sotto il cuscino.

“Cosa avevi in mente?”

“Festa da me.”

“Non sono in vena di follie”, le scrivo.

“Sarà una cosa tranquilla!”, risponde lei.

Sta mentendo. Ci stiamo mentendo tutt’e due. È così che parla chi ha una dipendenza. Prima pensavo che Flow fosse la mia “cattiva influenza”, l’amica che mi tira fuori il peggio. Poi ho capito che io sono la stessa cosa per lei. Abbiamo tutti bisogno di qualcuno a cui dare la colpa dei nostri comportamenti.

“Chi viene?”

“Solo amici!”

Falso! Tutti i nostri amici sono con le famiglie. Io e lei siamo le uniche due povere puttane in città senza nessuno che si prenda cura di noi. Non sarà una cosa carina. Ho paura, anzi. Però sono anche emozionata. Non penso di poter scendere più in basso di dove sono ora, ma sono ben disposta a provarci.

È molto sottile il confine tra “sano” e “miserabile”. Ci si può giocare una vita intera su decisioni come questa: rimanere sul divano o andare alla festa? Sono piccole decisioni come questa che fanno la differenza tra il diventare uno stimato professore con una casa accogliente e una famiglia amorevole, e una pazza che vive in uno scatolone sotto a un cavalcavia dell’autostrada con un ratto addomesticato.

“Ci vediamo tra un’ora”.

Butto giù il mio whisky e mi vesto.

***

Lei è già carica a pallettoni. Quanta roba si è presa? Posso averne un po’? Non fa che spostare cose da un punto all’altro, per chissà chi.

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