L'Antichità - Roma by Umberto Eco

L'Antichità - Roma by Umberto Eco

autore:Umberto Eco [Eco, Umberto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EM Publishers
pubblicato: 2012-12-05T15:08:15+00:00


A colloquio con la divinità: cibi, voci e profumi

I criteri con i quali il dio è invocato o rappresentato trovano riscontro anche nel rito o nel mito. Si onora la divinità, si può entrare in contatto con essa, attraverso un mezzo che ne rappresenti qualità, identità, gusti. Varrone precisa che divinità come Rumino e Rumina, preposti all’allattamento di bambini e bambine, gradiscono un’offerta a base di latte come Cunina, altra dea protettrice dell’infanzia (Varrone, De re rustica, 2, 11, 5 e Nonio Marcello, De compendiosa doctrina, 167); ai Lari si offre un boccone di cibo tutti i giorni nel focolare di casa ma a loro si addicono anche cose semplici come fiori e piccoli grani d’incenso. Sembra che anche ritualmente ogni divinità abbia le sue preferenze.

E quando uomini e dèi si incontrano quali messaggi invia la divinità per essere riconosciuta? A volte il dio si manifesta facendo udire la propria voce: così accade a due divinità strettamente legate al suono: Vaticano, dio preposto al manifestarsi del vagito del neonato o Aio Locutio, dio che presiede al parlare articolato del bambino ed entrambi divengono poi proprietari dei luoghi in cui si sono manifestati (Aulo Gellio, Noctes Atticae, 16, 17). La maggior parte delle volte la divinità si riconosce dal profumo: sono numerosi i racconti di epifanie che lasciano la loro scia nell’aria.

La letteratura lo testimonia. Nel primo libro dell’Eneide Virgilio descrive l’incontro tra Enea e la madre Venere, nascosta sotto le sembianze di una fanciulla. Il giovane rivela la propria identità e la dolorosa condizione di esule; la madre, rattristata, per consolarlo gli annuncia il ritorno dei compagni dispersi, poi si manifesta nella sua essenza divina: dai capelli emana odore divino d’ambrosia (402-405). L’essenza profumata nell’esperienza dell’uomo antico è strettamente legata al sacrificio, momento per eccellenza di relazione con il divino: aromi, essenze profumate, fiori sono frequentemente impiegati per onorare il dio. Inoltre il profumo è l’elemento che meglio si addice a immaginare un’epifania divina: è invisibile, si percepisce come per magia all’improvviso, una volta che si è diffuso non si può più imprigionare, inebria la mente e i sensi, tutte qualità che possono appropriatamente descrivere l’incontro con gli dèi.



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