L'attimo fuggente by Dario Tuorto

L'attimo fuggente by Dario Tuorto

autore:Dario, Tuorto [Tuorto, Dario]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Politica, Ricerche e studi dell'Istituto Carlo Cattaneo
ISBN: 9788815338754
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2018-09-14T22:00:00+00:00


5. Giovani e voto nella Seconda Repubblica: la rottura elettorale del 2013 (e del 2014)

Il voto del 2013 ha segnato una rottura clamorosa nella storia elettorale italiana sancendo la fine (o, più semplicemente, l’interruzione) della lunga stagione del bipolarismo e dello schema coalizionale che aveva connotato sino a quel momento la Seconda Repubblica. Le elezioni del 2013 sono cadute al termine di un periodo di crisi per il paese, che aveva attraversato una lunga fase di recessione e, poi, di instabilità politica culminata con il passaggio dal governo Berlusconi a quello Monti. Anche in ragione di queste dinamiche la campagna elettorale si era svolta in uno scenario in cui i partiti tradizionali (e i leader in campo) godevano di bassissima capacità di attrazione per un elettorato deluso, mentre l’unica novità era rappresentata dall’ingresso in campo del M5s. Questo insieme di elementi ha inciso sulle scelte elettorali dei giovani con una profondità inattesa, cambiando radicalmente il loro profilo di voto rispetto a cinque anni prima. Nel 2013 i nostri dati registrano un crollo generalizzato dei consensi giovanili per entrambe le coalizioni. Appena il 22% degli elettori di 18-30 anni – meno di un quarto del totale e 20 punti percentuali in meno rispetto al 2008 – concede il suo voto a uno dei partiti dell’area di centrosinistra. Una percentuale appena superiore (25%) orienta la sua scelta verso partiti di centrodestra, il cui declino risulta ancora più marcato essendo il punto di riferimento di cinque anni prima particolarmente elevato (55%). In buona sostanza, il voto segnala che le uniche due coalizioni presenti sulla scena politica sino al 2008 non raggiungono neppure la metà dei voti dei giovani tra 18 e 30 anni. A perdere terreno nel centrosinistra è in primo luogo il Pd, essendo i consensi per la sinistra già al minimo nell’elezione precedente. A scegliere il partito più importante della coalizione è appena il 15% dei giovani, il livello più basso registrato nella Seconda Repubblica. Già nel 2006 i giovani avevano abbandonato l’Ulivo per premiare la sinistra, ma nel 2013 il deflusso ha avuto esiti diversi direzionandosi all’esterno dell’area politica di riferimento (tab. 2).

Il dato più eclatante del voto del 2013 è stato, come è noto, il successo del M5s tra i giovani. Il partito è stato scelto da oltre 4 elettori su 10 sotto i 30 anni (5 su 10 nella fascia 18-24 anni), raggiungendo la percentuali di voti più alta tra quelle ottenute da tutti i partiti votati dai giovani nella Seconda Repubblica e paragonabile solo al livello di consensi della Dc e del Pci in alcune elezioni della Prima Repubblica. Come vedremo meglio più avanti, la configurazione del voto a questa nuova formazione risulta speculare rispetto a quella del Pd e del Pdl, partiti che aumentano i consensi al crescere dell’età, diversamente dal M5s che li perde in modo progressivo oltre i 40 anni [Maraffi et. al. 2013; Diamanti 2013].

Ma guardiamo oltre il 2013. L’ulteriore evoluzione del quadro politico italiano è stata segnata dall’azione di Matteo Renzi, apparso sulla scena a seguito alla decomposizione del governo Berlusconi prima e Monti poi.



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