Lo spettacolo del male by Lucrezia Ercoli

Lo spettacolo del male by Lucrezia Ercoli

autore:Lucrezia Ercoli [Ercoli, Lucrezia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Ponte alle Grazie
pubblicato: 2024-02-13T20:09:33+00:00


CAPITOLO 3

The Beast in Me

Bello è il brutto

E brutto è il bello.

W. Shakespeare, Macbeth

Anthony John Soprano Sr., per gli amici Tony, padre di famiglia, con moglie e due figli adolescenti a carico, sta arrostendo braciole a bordo piscina durante un normale barbecue in un giardino della periferia suburbana del New Jersey. Tra una battuta e l’altra, ha un malore e sviene. Su consiglio del suo medico, inizia ad andare da una terapista per capire i motivi di quello che, dato l’esito negativo di controlli diagnostici approfonditi, è un attacco di panico.

Tutto normale, se Tony non fosse altro che Tony Soprano, boss di una famiglia mafiosa di origine italiana che ha un ruolo importante nella criminalità organizzata del New Jersey, con potere di vita e di morte sul suo clan.

Quando nel 1999 va in onda su HBO la prima puntata di The Sopranos, la storia della televisione cambia per sempre. Non è un caso che nel febbraio del 2001 il MOMA di New York proietti le prime due stagioni di questa serie-capolavoro all’interno della programmazione museale, consacrandola come opera d’arte contemporanea.

Tony Soprano – il protagonista uscito dalla mente dello showrunner David Chase – non è solo un ‘boss in analisi’ come nella commedia Terapia e pallottole con Robert De Niro, né una versione televisiva edulcorata de Il Padrino, che pure rimane un punto di riferimento costantemente citato e imitato dai personaggi della serie, in un circolo vizioso di rimandi reciproci tra mafia reale e mafia mediatica.

Tony Soprano cambia la storia della seduzione del male in televisione. «Fin dall’istante in cui Tony Soprano è entrato in piscina vestito per dare da mangiare a una famigliola di anatre è apparso chiaro che gli spettatori erano disposti a lasciarsi sedurre da uomini inquieti»105 scrive Brett Martin nell’ormai classico Difficult Men.

Le sedute di terapia di Tony Soprano ci consentono di conoscere meglio la sua doppia vita: un padre preoccupato e un criminale senza scrupoli, un marito fedifrago e un uomo d’onore. Un Giano bifronte che deve governare due famiglie, quella nucleare e quella lavorativa, che prevedono un comportamento e un codice morale diversi.

È premuroso e attento con i suoi vicini, ma non si preoccupa delle conseguenze che la sua attività ha sugli altri, sulle persone spesso accidentalmente coinvolte nei suoi affari di famiglia. Una doppia morale a intermittenza.

E per essere all’altezza di una vita perennemente in guerra, dove il codice della violenza e della forza è l’unico conosciuto, Tony non può permettersi di essere una «femminuccia piagnucolosa, lamentosa, pettegola», anzi – spiega alla dottoressa Melfi durante la prima seduta – lui vuole assomigliare all’eroe dei suoi film noir preferiti, a Gary Cooper, «l’uomo forte, silenzioso, intrepido che non dava retta alle emozioni, faceva quel che doveva e basta»106.

Ma il tentativo di controllare tutto e tutti, di prevenire le mosse del nemico, di manipolare gli altri per ottenere quello che vuole, è destinato al fallimento. Tony si dispera quando la famiglia di anatre, a cui si era affezionato, decide di abbandonare la sua piscina-nido: niente è



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