London underground by Don Winslow

autore:Don Winslow
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
Tags: Fiction, Mystery & Detective, General
ISBN: 9788806214340
editore: Einaudi
pubblicato: 2016-04-14T22:00:00+00:00

20.

La mattina dopo, Neal era in un ambulatorio medico, facendo smorfie per non urlare dal dolore.

– Le ho fatto male? – chiese il dottor Ferguson, piegandogli di nuovo la gamba.

– Un po’, – rispose Neal, sollevando la testa dal lettino.

– Ha preso un brutto strappo. Ora può vestirsi.

Neal si alzò lentamente a sedere e infilò la camicia. – Grazie per avermi ricevuto con cosí poco preavviso.

Ferguson non alzò gli occhi dal blocco delle ricette. – Gli amici degli amici… come dice il proverbio…

Era grassottello e sembrava contento di esserlo, con la faccia da gufo e folti capelli castani. Abitava nella stessa casa che ospitava l’ambulatorio, in St John’s Woods. Non che ne avesse bisogno. Godeva di una considerevole rendita privata, oltre ai guadagni della sua professione. Confessava di avere una passione pubblica per il cricket, una privata per la moglie, e una segreta per i libri in prima edizione. Per questo era amico di Simon Keyes. Neal aveva trovato il suo numero nella rubrica di Simon.

– Mi sento davvero stupido. Cadere cosí dalle scale…

– Già, le scale di Simon sono pericolose… – rispose Ferguson. Gli allungò la ricetta. – Queste pillole l’aiuteranno a dormire e a provare meno disagio, come diciamo noi medici.

– È che non riesco a trovare la posizione giusta.

– Come disse l’attrice al vescovo. Sí, quello è il problema, quando ci si fa male alla schiena. La prossima volta provi con una semplice storta alla caviglia. Simon mi ha detto che le interessano i libri.

Neal fece un’altra piccola smorfia di dolore scendendo dal lettino. – Ha parlato con lui?

– Stavo facendo un giro su al nord e gli ho fatto un’improvvisata al cottage. Mi ha detto che lei è uno studioso di Smollett.

– Studioso è una parola grossa.

– E si trova qui per dare un’occhiata alla sua collezione.

Grazie, Simon, pensò Neal.

– È una collezione incredibile.

– Possiede ancora il Pickle?

Neal fece il suo miglior sorriso impenetrabile da Monna Lisa.

– Direi di sí, – disse Ferguson. – Bene. Cerchi di stare seduto il meno possibile. Stia steso. Se tra una settimana le fa ancora male, torni e le darò un’altra occhiata.

– Grazie mille, di nuovo.

– Invece di ringraziarmi, rubi il Pickle e me lo porti qui con il favore delle tenebre.

Ferguson rise alla propria battuta.

Neal ridacchiò, poi trasalí, poi ridacchiò di nuovo.

Mancava ancora un’oretta all’apertura dei negozi, e decise di fare una passeggiata in Regent’s Park. Prese Park Road da Hanover Gate e trovò un sentiero pedonale che lo portò oltre il lago e il Boathouse Cafè. Quando arrivò all’ingresso sud dello zoo aveva la camicia inzuppata di sudore, ma era contento di espellere in quel modo tutte le tossine accumulate nel weekend.

Si fermò in un alimentari su Regent’s Park Road e acquistò dieci bottiglie di Coca-Cola, dieci di Pepsi, venti barrette di cioccolato Aero, tre pacchi di biscotti ricoperti di cioccolato, mezzo chilo di zucchero bianco, due barattoli di miele, dodici uova, pane, burro e marmellata.

In un negozio di biancheria comprò due cambi di lenzuola, tre teli da bagno e una dozzina di asciugamani piccoli.

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