Loriano Macchiavelli by Ombre sotto i portici

Loriano Macchiavelli by Ombre sotto i portici

autore:Ombre sotto i portici
La lingua: ita
Format: mobi, epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


- Va bene.

Ha una chiave, da qualche parte, che già gli è servita per entrare al Sanleonardo.

Entrano e nessuno li vede: è notte. Sarti accende la luce della sala: ormai è di casa, là dentro. Guarda in faccia Antonietta e la vede sollevata; ha un po' di colore sulle guance. Gli fa rabbia che sia cosi attaccata a quel tipo dai capelli lunghi; ma non può pretendere che sia attaccata a lui.

- Siediti -. Sale sul palco e picchia col tacco sulle tavole:

- Venite fuori! - Silenzio.

- Venite fuori: non ci sono guai. Ho bisogno di fare due chiacchiere... - Ancora silenzio. Allora Sarti Antonio solleva la botola: sotto c'è la pace di un cimitero, di notte. Fruga con la lampada e non può far altro che bestemmiare.

- Cristo, non ci sono più!

Scende: il suo cappotto, arrotolato e pieno di

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OMBRE SOTTO I PORTICI

muffa, è in un angolo della sala. Se ne sono andati e ben gli sta!

- Quei figli di puttana!

Antonietta Carioli piange, in silenzio, con le mani e il capo appoggiati alla poltrona davanti alla sua.

Lui l'aiuta ad alzarsi: le lacrime le scendono sulle guance e le arrivano agli angoli della bocca, umida.

Sarti Antonio, sergente, non ce la fa: se la stringe e le sfiora le labbra con le sue. Salate di pianto.

- Li troveremo. Calmati: li troveremo... - Ma non sa come; e non sa che cosa dire.

- Credo che stia molto male...

- Calmati -. E la bacia, forte questa volta. Si sente un porco perché è molto facile farlo adesso, con lei in quelle condizioni. Ma la bocca umida di lacrime...

- Vieni! - La ragazza lo segue, docile, tranquilla, tremante. Il sergente si toglie il cappotto e glielo mette sulle spalle.

Spegne la luce della sala e fa appoggiare Antonietta alla parete. Li, in piedi, nel silenzio del teatro, la sente viva come non 1'av.eva sentita mai.

È lei che gli si attacca con la disperazione del dolore.

Sarti Antonio non la capisce più! Non importa: può sfiorarla, viverla, superarla... E lei lo aiuta, appesa a lui come appesa alla vita... Senza più parlare... Solo il suo respiro caldo...

Per tutto il tempo, Antonietta non smette di piangere e lo bacia, lo bacia; come se non avesse baciato da anni.

Alla fine, vuoti, rimangono stretti per un po' di calore.

Buio, silenzio, odore di teatro, di lacrime...

13. Adesso ce l'ha con Rosas

Mangiargli la faccia a quel disgraziato, miope, drogato! Ma Rosas neanche si sposta: lo ascolta, sdraiato sul divano; occhi chiusi e libro appoggiato sullo stomaco. Sarti Antonio, sergente, può sfogarsi, visto che quello continua a fischiettare la sua sinfonia:

- .. .e se c'è uno che può farti finire nei guai, Cristo !, sono io ! E se credi di potertela cavare cosi, Cristo!, ti sbagli! Tu e quei tuoi quattro compagni dei miei coglioni ! Voglio che mi spieghi che soddisfazione ci provi a piantarmi nelle peste!

Sai cosa? Se non mi dici dove sono, dentro ci finisci tu, com'è vero che mi chiamo... Che mi chiamo... - Si ferma a riprendere fiato



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