Luna di caccia by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantascienza
editore: Perseo
pubblicato: 1987-06-30T22:00:00+00:00

DAL COGUARO AL RAGNO

Vediamo insieme quello che resta, eccezion fatta per la sezione degli esperimenti (infatti, in questo volume lo spazio ci impedisce di presentare il consueto classico, e vedremo di fare ammenda nei prossimi volumi dando più spazio a una sezione importantissima e capace di suscitare consensi e dissensi robusti, prova indiscutibile di vitalità e interesse) della parte narrativa di questo decimo volume di Nova Sf*, che è dedicato, come ormai d’abitudine, a una nuova serie di aggiornamenti e proposte sulla nuova fantascienza americana (e per nuova intendiamo quella scritta dopo gli anni ’70), e che ci propone tre scrittori, Edward Bryant, Jack McDevitt e Lucius Shepard, insieme a un affascinante e originalissimo saggio di uno tra i giovani critici emergenti di maggiore intelligenza, Stefano Carducci, ormai una delle colonne portanti di Nova Sf*.

Il primo racconto, La leggenda di Coguar Lou Landis, risale a una decina di anni or sono; gli altri due sono recentissimi, escono in Italia pochi mesi dopo la loro pubblicazione sulla Rivista di Isaac Asimov, e sono, dobbiamo dirlo per dovere di onestà verso gli autori, due diversissimi esempi di opere quasi perfette, di una bellezza straordinaria che li pone sicuramente ai primissimi posti in un’ideale classifica tra i testi pubblicati nell’una e nell’altra serie di Nova Sf* (e questo crediamo sia il migliore complimento che si possa fare, perché, salvo rare eccezioni, nelle sue due serie Nova Sf* ha ospitato quasi tutti i capolavori indiscussi della narrativa breve e medio-breve di fantascienza).

Edward Bryant è uno scrittore indubbiamente dotato, in prima fila in tutte le campagne degli anni ’70 per il rinnovamento strutturale e stilistico della science fiction, ed ebbe buon riscontro di critica e pubblico anche in Italia ai tempi di Robot: anche se il particolare pubblico di quella rivista, e il suo approccio più viscerale che intellettuale alla fantascienza, tendevano a produrre fenomeni di sopravvalutazione di opere minori inevitabili nelle riviste di corrente e non di analisi. Lo dimostra questo interessante The Legend of Coguar Lou Landis, tipico esempio della narrativa di uno scrittore influenzato parallelamente dall’universo di Cordwainer Smith e dalla scrittura impetuosa e devastante di Harlan Ellison, ma ridimensionato dal tempo. Bryant difetta di personalità, e lo si vede nel modo in cui risolve storie che hanno spesso al centro un’idea geniale: ma una lettura dei suoi racconti a distanza di tempo permette di apprezzare il disegno e l’ispirazione del complesso più delle singole parti, e di riconoscere la fondamentale dignità di uno scrittore che ha deluso le aspettative ma occupa comunque un ruolo rilevante in un periodo abbastanza grigio come gli anni ’70. Jack McDevitt è un autore emergente, che a differenza di altri suoi colleghi giovani non anagraficamente, ma come maturazione (la compianta Alice Sheldon, a esempio, era inquadrata tra gli scrittori giovani, pur avendo più o meno la stessa età di monumenti come Andre Norton e C. L. Moore) è rimasto legato profondamente alle radici della science fiction, e lo dimostra in questo suo stupendo racconto breve, apparso

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