Marilyn by Filippo Timi

autore:Filippo Timi [Timi, Filippo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2023-08-23T11:05:26+00:00

VII.

Barbagianni!

Il rumore di un’ambulanza che sfrecciava la svegliò. Aprì gli occhi, ripensando a quell’alieno venuto dallo spazio, morto fra le sue braccia, in un mondo troppo terrestre per il suo cuore spaziale.

Per trovare se stessa si era lasciata cambiare il nome, tingere i capelli, rifare i denti, aveva dovuto imparare a cantare, a camminare e a stare seduta. Ore a studiarsi un sorriso che non lasciasse indifferenti. Scavare dentro di sé, oltre l’insicurezza, oltre il terrore di diventare pazza come sua madre, oltre il pregiudizio di sentirsi come quei poveri militari bruciati, trasparenti per il mondo.

Non si sentiva più una donna ma un esperimento. L’amore, solo l’amore, dava un senso alla sua fragile vita. Tre matrimoni falliti, un figlio mai nato e un amore impossibile… È ora di bere! Cin-cin.

Seduta sul letto, fece per alzarsi ma ricadde all’indietro, allora posò le mani sul materasso e, facendovi leva, si mise in piedi.

Andò in cucina, il pavimento era cosparso di un mosaico di frammenti di vetro e ceramica pronti a ferirle i piedi.

Non trovò nulla di forte da bere, tornò all’armadio, e al buio prese l’unico vestito rimasto intatto, se lo infilò e, scalza, uscì di casa alla ricerca di un bar aperto.

Dopo un tempo senza tempo, incrociò un ragazzo in bicicletta.

Tutto bene? le chiese il ragazzo.

Norma non rispose.

Si è persa, signora Monroe?

Norma si stupì che lui l’avesse riconosciuta. Di solito nessuno mi riconosce senza il reggiseno.

Vuole che le chiami un taxi?

No grazie, hai una sigaretta?

Sì, balbettò il ragazzo, tenga.

Accendila tu, io non fumo.

Lui accese la sigaretta, poi gliela passò.

Restarono così, senza dirsi niente, al bordo della strada. Lei faceva un tiro, poi la passava a lui, lui faceva un tiro e la ripassava a lei.

Voglio vedere il mare, accompagnami, e s’incamminò senza attendere la sua risposta.

Poco dopo, avevano i piedi nella sabbia e davanti a loro l’oceano.

Intorno solo il rumore del mare.

Ho conosciuto un extraterrestre, è morto tra le mie braccia, ma è un segreto di stato, mi raccomando… devi dirlo a tutti.

Il ragazzo sorrise. Vuole che le accenda un’altra sigaretta?

No, te l’ho detto che non fumo. Ora devi dirmi tu un segreto.

Che segreto?

Come che segreto? Io ti ho detto dell’alieno, ora tu mi devi dire un tuo segreto, così siamo pari.

Il ragazzo ci pensò su, ma non gli veniva in mente niente. Non hai segreti? gli chiese Marilyn.

Sì, disse lui vergognandosi di non riuscire a trovarne uno, è solo che, adesso, qui… su due piedi…

Marilyn sorrise.

Ce l’hai la fidanzata?

Cosa?

Marilyn lo vide spaventato.

Esci con una ragazza?, chiese più dolcemente.

No, non credo.

Che vuol dire, non credo?

Che… ho baciato una ragazza a una festa ma poi quando l’ho invitata a uscire ha detto che non poteva.

Ma non poteva o non voleva?

Non lo so.

Se una ragazza ti dice che non può è perché non vuole. Se le piaci, anche se non potesse, farebbe i salti mortali per uscire con te.

Il ragazzo non rispose.

Domani devo girare una scena e baciarmi con un attore che si mangia le unghie e gli puzza l’alito.

Deve proprio?

Mi pagano tanti di quei soldi che, sì, devo proprio.

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