Mercuriale by AA.VV

Mercuriale by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantascienza
editore: Perseo
pubblicato: 1988-10-31T23:00:00+00:00


1.

Il professore si asciugò la faccia appena rasata e uscì dal bagno. In cucina l’amico aveva già fatto un po’ di caffé e lo stava sorseggiando. Si scambiarono il solito buon giorno, senza ironia. Non avevano voglia di parlare. Rifiutando con un cenno la tazzina che l’altro gli offriva, il professore mangiucchiò qualcosa distrattamente e poi andò in salotto, cercando il romanzo interrotto la sera prima; sprofondandosi nella lettura, non avvertì più certe strane sensazioni che da qualche tempo lo stavano preoccupando. Per fortuna, con un bel libro tra le mani, tutto tornava a sembrargli quasi normale, come a casa sua.

L’ingegnere si sorprese a cercarsi in tasca le chiavi dell’auto ed ebbe un moto di dispetto. Maledizione, era difficile abituarsi all’idea che non sarebbe più andato al lavoro. Quando si trovò davanti al monitor la sua attenzione fu subito attratta da quel che si vedeva, o meglio non si vedeva. Resistette alcuni minuti, poi lo spense, per non cedere all’impulso di scaraventargli contro qualcosa.

Quanto tempo gli sembrava passato dal giorno in cui, incontrando per caso l’amico professore, l’aveva invitato a visitare quel che aveva appena finito di costruire, per conto di un suo zio danaroso ed eccentrico! Ricordava bene com’egli era rimasto sempre più meravigliato e forse anche un tantino deluso, man mano che la visita procedeva: in effetti non c’era nulla di alienante, come invece si era aspettato, sembrava un normale appartamento sotterraneo, se non fosse stato per certi… come li aveva chiamati?, certi marchingegni e per il grande locale adibito a deposito.

L’ingegnere bevve due sorsi di gin, sforzandosi di pensare ad altro. Ma non poteva fare a meno di rivedersi mentre accendeva il monitor per mostrare all’amico l’esterno… e invece per sbaglio aveva messo in funzione il televisore. E proprio in quel momento era in corso una comunicazione d’emergenza su quel che era successo qualche ora prima. Gli era difficile rammentare con chiarezza come aveva reagito lì per lì. Forse d’istinto aveva attivato tutti i sistemi di sicurezza e poi si era ritrovato accanto al professore, ammutoliti entrambi davanti allo schermo luminoso e vuoto. La mente cominciava ad annebbiarglisi. Forse, poi, si erano detti qualcosa, forse no, si erano capiti anche troppo bene con uno sguardo… Ma basta, è meglio che vada a controllare i generatori, si disse bruscamente l’ingegnere.

Il professore smise di leggere. Non riusciva a tenere fissa l’attenzione, per quanto si sforzasse. Posò il libro e si guardò un po’ attorno. Era arredata bene la stanza, come le altre, del resto. Davvero era un posto diverso da come se l’era immaginato prima di entrarci. Alcuni frammenti di ricordi riaffiorarono, senza che riuscisse a cacciarli. Come aveva insistito l’amico a rassicurarlo che nessuno avrebbe mai avuto bisogno di abitar lì! Gli era già venuta voglia di andarsene, quando l’ingegnere l’aveva trattenuto un attimo per accendere lo schermo. «È escluso che si tratti di un’esplosione atomica. Si attende da un momento all’altro una dichiarazione del Presidente…» Queste parole dello speaker, le sole di cui avesse realizzato in pieno il significato, si ostinavano a tornargli alla mente.



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