Natale a New York by Toni Collins

autore:Toni Collins [Collins, Toni]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General
ISBN: 9788858946091
Google: C_jvCgAAQBAJ
editore: Harlequin Mondadori spa
pubblicato: 2015-11-28T23:00:00+00:00

7

«Possiamo incontraci all’angolo fra la Broadway e la settantaduesima strada?» disse concitatamente Casey al telefono. «Ho una traccia su Cathy Vincent.»

«Sei sicura che non si tratti di un’altra chiamata fasulla?» chiese Gabe, scrollandosi di dosso gli ultimi residui di sonno.

«È possibile, certo, ma il tizio con cui ho parlato sembrava attendibile.»

Gabe si domandò se Casey lo diceva solo perché avrebbe voluto che fosse così. Nell’ultima settimana si era impegnata nelle ricerche della nipote di Delbert con una determinazione che gli era sembrata a tratti eccessiva. Anche a lui sarebbe piaciuto trovare Cathy, ma Casey si era fissata e lui si preoccupava perché sapeva quanto la vicenda di quella ragazza fosse legata alla sua storia personale.

«Dove sei adesso?» chiese con voce rassegnata.

«Agli studi televisivi. Sto per uscire.»

«A piedi?»

«No, che sciocchezza!»

«Hai una macchina, allora?»

«No. Prenderò la metropolitana.»

«Casey...»

«Hai mai cercato di parcheggiare in quella zona?»

«E tu ci sei mai stata a piedi di notte?» chiese lui di rimando.

«Sono andata a piedi di notte in un mucchio di posti molto meno sicuri» replicò seccamente lei. «Senti, Wheeler, non ho tempo da perdere: sei della partita oppure no?»

Cosa doveva dirle? «Sarò là fra un quarto d’ora, venti minuti al massimo.»

«Perfetto. A presto.»

«Ehi, aspetta un sec...» Ci fu un click, il telefono si ammutolì e lui abbassò il ricevitore senza aver avuto il tempo di chiederle dove esattamente si sarebbero incon trati. Be’, vecchio mio, vorrà dire che dovrai trovarla, pensò saltando giù dal letto per vestirsi.

Okay, Casey, dove diavolo ti sei ficcata?

Il posto era più frequentato di quanto non si fosse immaginato, soprattutto se si considerava che erano le due di notte, pensò Gabe davanti all’entrata della stazione della metropolitana che faceva angolo fra Broadway e la settantaduesima. Era trascorsa più mezz’ora da quando aveva ricevuto la sua telefonata, ma Casey non si vedeva da nessuna parte. Se aveva preso il métro, sarebbe dovuta passare di lì. Non c’erano altre uscite.

A meno che non fosse arrivata prima di lui.

Dieci minuti dopo, decise che era giunto il momento di cercarla. Casey era la puntualità fatta persona e la sua mancata apparizione non poteva che significare che era arrivata in anticipo e s’era messa sulle tracce di Cathy senza nemmeno prendersi la briga di aspettarlo.

Fece un rapido giro dei locali ancora aperti a quell’ora, ma non la trovò e tutte le persone con le quali parlò dissero di non aver visto una donna che rispondeva alla sua descrizione. A quel punto, chiamò la polizia, ma, quando l’agente di servizio capì chi era la Casey Tuc ker che lui stava cercando, si fece una bella risata, disse che probabilmente doveva essere a caccia di qualche storia e gli consigliò di richiamare più tardi.

Quella telefonata servì solo a esasperarlo, ma pochi istanti dopo, quando andò a ispezionare un vicolo buio, sentì dei gemiti e si avvicinò per controllare. Casey era accasciata contro un cassonetto dei rifiuti e si teneva la spalla sinistra con la mano. Appena lo vide, schiuse le labbra in un sorriso malfermo e mormorò: «Oh, Gabe, sei tu.

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