Opere by Varrone

Opere by Varrone

autore:Varrone [Varrone]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Utet
pubblicato: 2013-05-21T21:00:00+00:00


[45] Due sono i tipi dell’analogia di cui parliamo. Uno è discontinuo: 1: 2 = 10: 20. L’altro è continuo: 1: 2 = 2: 4. In questo esempio in cui il 2 è enunciato due volte, sia quando lo confrontiamo con l’1 sia quando lo confrontiamo col 4, [46] anche questa formula si dice che è per natura di quattro termini. Così la cetra, sebbene di sette corde, si dice che è formata da due tetracordi, poiché come la nota della prima corda è in rapporto con quella della quarta, così questa è in rapporto con la settima; la corda di mezzo è la prima di un tetracordo e l’ultima dell’altro. I medici che badano nel malato al settimo giorno, osservano con più diligenza i sintomi della malattia al quarto giorno5, per il fatto che (chi cura) prevede che quale fu nel decorso del male il rapporto fra il primo e il quarto giorno, tale identico rapporto sussisterà fra questo e il quarto giorno da esso, cioè il settimo dal primo. [47] Proporzioni discontinue di quattro termini si dànno nei casi di nomi comuni come rex-regi, 〈lex-legi〉, proporzioni continue di tre termini s’incontrano nel sistema tritemporale dei verbi, come legebam, lego, legam, perché lo stesso rapporto che intercorre fra legebam e lego passa fra lego e legam. In questo quasi tutti sbagliano, perché quando vogliono istituire una proporzione enunciano questi verbi in tre tempi, ma in ciò sbagliano. [48] Infatti, esprimendo alcuni verbi l’azione dell’infetto, come lego e legis, altri quella del perfetto, come legi e legisti, e dovendo essi nel confronto essere uniti con quello della propria specie, legittimo è il confronto tra lego e legebam, illegittimo fra lego e legi, perché legi indica l’azione del perfetto. Allo stesso modo sbagliano coloro che istituiscono delle proporzioni in questa maniera: tutudi pupugi, tundo pungo, tundam pungam, e parimenti necatus sum verberatus sum, necor verberor, necabor verberabor. A torto si critica su questo, ché i tempi dell’infetto sono simili tra loro e fra di loro son simili quelli del perfetto, in questa guisa: tundebam, tundo, tundam e tutuderam, tutudi, tutudero; così amabar, amor, amabor, e amatus eram, amatus sum, amatus ero. Pertanto coloro i quali parlano contro l’analogia, ingiustamente criticano il fatto che certe forme verbali vengano enunciate in modo diverso in tre tempi, mentre l’analogia implica, per natura, una quadruplicità di termini. [49] Il suo schema talvolta, come ho detto, ne ha di meno e così altre volte ne ha di più, per esempio in un caso del genere: come 1 e 2 stanno a 3, così 2 e 4 stanno a 6. Tale analogia è tuttavia espressa da una formula quadripartita, in quanto due coppie di numeri sono in rapporto ciascuna con un altro numero. Il che talvolta si riscontrerà anche nelle parole, in questa maniera; come si rapporta Diomedes a Diomedi e Diomedis, così si dice che da Hercules si declinano Herculi ed Herculis. [50] E come queste forme derivano dalla flessione da un’unica base, cioè dal caso



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