Pigmalione by George Bernard Shaw

Pigmalione by George Bernard Shaw

autore:George Bernard Shaw [Shaw, George Bernard]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
ISBN: 9788852055645
editore: Mondadori
pubblicato: 2019-07-17T16:00:00+00:00


5. Cockney, il tipico dialetto londinese. [N.d.T.]

Atto quarto

Il laboratorio di Wimpole Street. Mezzanotte. La stanza è vuota. L’orologio sul caminetto suona i dodici tocchi. Il fuoco è spento: è una notte d’estate.

Si odono dalle scale le voci di Higgins e Pickering.

HIGGINS (dando una voce a Pickering). Ehi, Pick: chiudi bene, se non ti dispiace. Non ho voglia di scendere ancora una volta.

PICKERING Giusto. La signora Pearce può andare a letto? Credo di sì perché non abbiamo bisogno d’altro, vero?

HIGGINS Direi proprio di no.

Eliza apre la porta e appare, sul pianerottolo illuminato, ancora bardata nel modo grazie al quale ha fatto vincere la scommessa a Higgins. Si avvicina al caminetto, vi accende le lampade elettriche. È stanca: il suo pallore contrasta vivamente con gli occhi e i capelli scuri, dandole un’espressione quasi tragica. Si toglie il mantello, depone ventaglio e guanti sul pianoforte, poi si siede sulla panchetta, rimuginando in silenzio. Higgins, in abito da sera, con mantello e cappello, entra a sua volta, reggendo una giacca da camera che ha raccolto dabbasso. Si toglie cappello e mantello, gettandoli distrattamente sul portagiornali; fa lo stesso della giacca; si infila quella da casa, poi si lascia cadere stancamente sulla poltrona davanti al caminetto. Entra Pickering, vestito allo stesso modo. Anche lui si toglie cappello e mantello, e sta per gettarli su quelli di Higgins, ma si ferma a metà.

PICKERING Eh, no, la signora Pearce protesterà se lasciamo la roba sparpagliata in giro.

HIGGINS Be’, buttala giù per le scale. La signora Pearce la troverà domattina nell’atrio e la riporrà. Penserà che eravamo sbronzi.

PICKERING Un pochino lo siamo. Niente posta?

HIGGINS Non ho guardato. (Pickering prende i mantelli e i cappelli e scende dabbasso. Higgins, un po’ canticchiando, un po’ sbadigliando, intona un’aria della “Fanciulla del West”. D’un tratto si interrompe ed esclama.) Vorrei sapere dove diavolo sono finite le mie pantofole.

Eliza gli lancia un’occhiataccia, poi si alza di scatto ed esce dalla stanza.

Higgins sbadiglia ancora e riattacca a cantare.

Ritorna Pickering con le lettere trovate nella cassetta.

PICKERING Solo circolari, a parte questo biglietto con tanto di corona per te. (Getta le circolari nel caminetto, e si siede davanti, sul tappetino, dando la schiena alla grata.)

HIGGINS (con un’occhiata al biglietto). Uno che presta denaro a usura. (Fa seguire al biglietto la sorte delle circolari.)

Eliza ritorna con un paio di pantofole da uomo. Le depone sul tappeto davanti a Higgins, e si risiede al suo posto senza dir parola.

HIGGINS (con un ennesimo sbadiglio). Oh, buon Dio, che serata! Che gente, che scemenze! (Alza il piede per slacciarsi la scarpa, e s’avvede delle pantofole. S’arresta a metà e le guarda come se fossero comparse per virtù propria.) To’, sono qui, ma guarda un po’.

PICKERING (stiracchiandosi). Be’, io sono un po’ stanco. È stata una lunga giornata. Ricevimento nel pomeriggio, cena, altro ricevimento! Un po’ troppo, direi. Ma tu hai vinto la tua scommessa, caro Higgins. Eliza ce l’ha fatta e strafatta, eh?

HIGGINS (con tono di sollievo). Grazie a Dio, è finita.

Eliza ha un violento sussulto, ma nessuno dei due pare notarlo, e lei si riprende e torna immobile come prima.



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