Prima Che Brami by Pierce Blake

autore:Pierce Blake [Pierce Blake]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Mystery & Detective, Women Sleuths, General, Thrillers, Suspense
ISBN: 9781640291294
Google: DvgoDwAAQBAJ
editore: Blake Pierce
pubblicato: 2017-06-20T22:00:00+00:00

CAPITOLO DICIASSETTE

La prima telefonata che fece fu a McGrath. Mentre aspettava che rispondesse, l’ansia e l’impazienza si agitavano dentro di lei. Quando il telefono iniziò a squillare, si sentì annodare lo stomaco.

McGrath rispose al quarto squillo e sembrava stranamente gentile. Bene, pensò. Forse l’ho trovato di buon umore.

“Sono Mackenzie White” disse.

“White, come vanno le cose lì a Strasburg?”

“Procedono lentamente, signore. Purtroppo però non è questo il motivo per cui l’ho chiamata. C’è stato... insomma, è successo qualcosa legato alla mia famiglia in Nebraska. È una questione grave e piuttosto delicata.”

“E perché lo sta dicendo a me?”

“Vorrei il suo permesso per recarmi là” disse. “Non dovrei metterci molto. Forse un paio di giorni.”

McGrath rimase in silenzio per un po’. Quando riprese a parlare, il suo buon umore sembrava essersi smorzato. “Ritiene necessario che mandi un altro agente a sostituirla?”

“No, signore” disse. “A dire il vero, avremmo probabilmente fatto rientro domani. Naturalmente mi terrò aggiornata tramite e-mail e telefonate mentre starò via.”

“Va bene. Ha il mio consenso. Confido che Bryers sia in grado di gestire la situazione in sua assenza. Tuttavia, a costo di sembrarle senza cuore, non posso concederle più di quarantott’ore. Intesi?”

“Sì, signore. La ringrazio.”

Conclusa la telefonata, Mackenzie trasse un profondo respiro. Suppose di avergli mentito per omissione. Naturalmente sapeva bene che McGrath sarebbe andato su tutte le furie se avesse scoperto che voleva tornare a casa per affrontare un potenziale caso dell’FBI prima che ricadesse ufficialmente sotto la loro giurisdizione... e non avrebbe avuto tutti i torti.

Sapeva che rischiava molto. McGrath aveva appena iniziato ad ammorbidirsi nei suoi confronti, senza contare che al momento era coinvolta in un caso dal profilo piuttosto alto. Abbandonarlo per motivi che potevano causarle ulteriori problemi con McGrath e i suoi superiori era praticamente da pazzi.

Però si trattava della sua famiglia. Di suo padre. E se avesse potuto finalmente risolvere il caso e lasciarselo alle spalle, forse anche i suoi incubi sarebbero finiti.

Oppure, suggerì una parte più saggia di lei, riviverlo potrebbe farli peggiorare.

Ripensò al sogno del coniglio – un sogno distorto che rappresentava un fatto realmente accaduto. Anche se non era il solito sogno sulla camera da letto insanguinata, era stato comunque terrificante.

Però era da moltissimo tempo che non ricordava più suo padre a quel modo. Nel sogno, anche se era stato per un breve momento, lui era tornato ad essere l’uomo gentile e divertente che era sempre stato. Era un ricordo che le era stato strappato dall’incubo in cui scopriva il suo cadavere in camera da letto.

Interrompendo la direzione che stavano prendendo i suoi pensieri, Mackenzie raccolse tutti i documenti sul caso del killer di Little Hill e li ficcò in borsa senza nemmeno riordinarli – il che non era affatto da lei. Poi aprì Expedia sul cellulare e prenotò il primo volo disponibile per Lincoln, in Nebraska. La soluzione migliore che riuscì a trovare fu un volo che partiva da Dulles alle 23:05 e, dopo due scali, raggiungeva Lincoln alle 8:35 la mattina successiva.

Doveva solo trovare un passaggio per arrivare a Dulles.

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