Prima Che Dia La Caccia by Pierce Blake

autore:Pierce Blake [Pierce Blake]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Mystery & Detective, Women Sleuths, General, Thrillers, Suspense
ISBN: 9781640293502
Google: ix5JDwAAQBAJ
editore: Blake Pierce
pubblicato: 2018-04-11T22:00:00+00:00

CAPITOLO DICIASSETTE

Prima di prendere la decisione di contattare Stephanie, prima di andare a Kansas City, Mackenzie aveva deciso due cose. Uno: l'avrebbe contattata tramite FaceTime; nonostante la sua spavalderia, sapeva che dentro di sé Stephanie era un disastro emotivo, e vedere la faccia di sua sorella dall'altra parte di uno schermo forse avrebbe reso la comunicazione con lei un po' più facile. Due: non avrebbe detto a Stephanie che era in Nebraska. Altrimenti le cose le sarebbero parse ancora più strane e si sarebbe messa in allarme.

Fece la chiamata con FaceTime e mentre il telefono iniziava a squillare, Mackenzie non finse nemmeno di non essere maledettamente nervosa. Dopo alcuni secondi, era sicura che Stephanie non avrebbe risposto alla sua chiamata. Ma proprio quando ormai si aspettava il suono della comunicazione interrotte, Stephanie rispose.

Nessuno di loro parlò subito. Si limitarono a fissarsi l'un l'altra per i primi tre secondi, i loro occhi che si riabituavano a vedersi. Alla fine fu Mackenzie a rompere il silenzio, e in un modo molto infantile che la fece sentire come se stesse già perdendo in partenza.

"Ehi, Steph" disse lei. "Ti ho beccata in un brutto momento?"

"Um, non proprio. Ma tra poco devo uscire per andare al lavoro. Che succede?"

"Senti, non so proprio come chiedertelo, quindi mi limiterò a farlo in modo diretto. Hai avuto qualche tipo di rapporto con un tizio di nome Trevor Black?"

Subito, ogni speranza di una conversazione pacata volò dalla finestra. Mackenzie poteva vederlo negli occhi di Stephanie. Era passata da essere sorpresa e curiosa a seccata in meno di un secondo.

"Hai parlato con quel detective?" sbottò Stephanie. "Peters, Peterson o qualcosa del genere?"

"Sì. E quando ti ha chiamato, l'hai ascoltato?"

"No. Quando ha detto che chiamava per un caso legato alla morte di papà, mi sono rifiutata di parlargli. "

"Perché?" chiese Mackenzie, ormai preparata a litigare, se si fosse reso necessario.

"Per la stessa ragione per cui non ho mai voluto parlarne con te. Perché è nel passato e scavare vecchie storie e fatti non lo riporteranno indietro. E non aggiusterà le cose tra te e me o tra noi e mamma."

"È vero" concordò Mackenzie. "Ma questa è una posizione estremamente egoistica da prendere. Ci altre persone sono state uccise, Stephanie. Forse dallo stesso uomo che ha ucciso papà. E se..."

"Sai cosa sarebbe bello?" disse Stephanie. "Sarebbe bello se solo una volta, chiamassi per fare un saluto. Solo per fare due chiacchiere. Questa è l'unica ragione per cui ho risposto a questa chiamata. Ho pensato tra me: sicuramente non sta chiamando per il caso, non dopo il modo in cui è finita l'ultima conversazione che abbiamo avuto. Invece hai dimostrato subito che mi sbagliavo."

"Scusami tanto" scattò Mackenzie. "Fammi ricominciare. Come stai, Steph?"

"Stavo alla grande, finché quella stronza di mia sorella non mi ha chiamato due minuti fa” disse Stephanie.

Poi riattaccò.

Per ripicca, Mackenzie fu tentata di richiamarla. Ma si concesse un po' di tempo per calmarsi, prima di alzarsi dal tavolo e uscire tranquillamente dalla stanza. Non esitò né ci rifletté, prima di tornare verso gli ascensori.

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