Ragazzi, che giornata! by David Sedaris

Ragazzi, che giornata! by David Sedaris

autore:David Sedaris [Sedaris, David]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


1992

13 gennaio 1992

New York

Ultimamente se penso al futuro vedo soltanto un gran casino. Credo di aver raggiunto il mio apice nel 1988, e adesso è tutta una corsa verso il basso. Che orrore declinare in questo modo. I giovani sono giovani perché gli sembra sempre di andare su, su, su. Io no, però. Io adesso sono vecchio.

15 gennaio 1992

New York

Ho spostato mobili dalle nove alle tre, e dalle quattro alle otto ho scartavetrato pavimenti, per cui sono distrutto ma felice di aver lavorato e guadagnato 90 dollari. Al mattino ero con Richie e ho scoperto che convive con un uomo di nome Herman che è gay, ha l’AIDS ed è titolare di un negozio di prodotti per satanismo. Herman ha un debole per detenuti e al momento sta corteggiando uno degli imputati del caso Howard Beach. Richie, che è stato in prigione a sua volta, non paga l’affitto e si occupa dei cani. Ha una voce che somiglia a quella di Jackie Gleason, per cui mi ha sorpreso scoprire che è gay. E a quanto mi dice è apparso anche in diversi film pornografici. «Sono solo attivo» mi fa. «So che lo dicono tutti, ma nel mio caso è vero.»

20 gennaio 1992

Bridgehampton, New York

Stamattina mi sono svegliato con la neve. Mentre Hugh e Lily dipingevano, ho continuato a leggere la biografia di Elvis Presley. Poco prima che morisse, per farlo alzare dal letto dovevano praticamente usare una gru, tanto era fatto, obeso e fuori di testa. Le finestre erano coperte per mantenere il buio. Le droghe gli avevano paralizzato il colon, per cui doveva prendere un sacco di lassativi. Spesso se la faceva addosso mentre dormiva. La sua stanza puzzava da morire, e lui odiava farsi il bagno o la doccia. A quanto pare era ridotto a un mucchio di carne, ma non era cattivo né crudele. A leggere il libro è impossibile non provare pena per lui. Se tutti quei soldi ce li avessi io, probabilmente farei la stessa fine e continuerei a drogarmi fino alla morte.

Ieri notte, a letto, ho immaginato Elvis che mi diceva: “David, ho bisogno del tuo aiuto”.

Io gli rispondevo “va bene”, e insieme riusciamo a svoltargli la vita. Elvis ogni mattina faceva colazione con pane, quattro etti di bacon e una tortilla da sei uova. Di sera mangiava un sacco di cheeseburger e vagonate di purè con la salsa di carne. Mangiava parlando e guardando la TV, e quando il cibo si raffreddava ne chiedeva altro.

9 febbraio 1992

New York

Oggi Hugh mi ha preso da parte e gentilmente mi ha spiegato che io, pur lamentandomi e tenendo il muso, quanto a cercare un lavoro stabile non è che faccia granché. «Pensi che la gente venga a bussare alla porta offrendoti un lavoro?»

Gli ho risposto che ovviamente è quello che penso. Io non faccio succedere le cose, non è il mio stile. Preferisco aspettare e poi accontentarmi di quel che arriva.

10 febbraio 1992

New York

Un lavoro da sogno come assistente amministrativo

Lavora come factotum PER UNA STAR

assistente esecutivo a tutto tondo.



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