Ready Player Two by Ernest Cline

Ready Player Two by Ernest Cline

autore:Ernest Cline [Cline, Ernest]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
editore: Mondadori
pubblicato: 2021-06-10T12:00:00+00:00


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Art3mis ci condusse per i sacri corridoi del Liceo Shermer, dove notammo una serie di stranezze.

Appena superata l’entrata, ci lasciammo alle spalle un capannello di sportivi che indossavano i giubbotti grigioblu della squadra scolastica con la mascotte del liceo, ovvero un bulldog. Tra loro riconobbi Andrew Clark (il personaggio di Emilio Estévez in Breakfast Club) e Jake Ryan (il personaggio di Michael Schoeffling in Sixteen Candles): stavano ammirando uno striscione con la scritta GO BULLDOGS GO!

Un gran numero di poster pubblicizzava il ballo di fine anno di quella sera, che si sarebbe tenuto nella hall dell’Hotel Shermer. Su Shermer ogni notte era la notte del ballo. Per tutto l’anno.

«Ehi, ragazzi» ci avvertì Shoto, con la voce che era poco più di un sussurro. «Laggiù! È lei, no? È Andie?»

Puntò il dito verso una ragazza dai capelli rossi e l’aspetto familiare che camminava verso di noi. Era sempre Molly Ringwald, ma non era la Molly di Sixteen Candles che avevamo visto sull’autobus. Aveva qualche anno in più, e i suoi capelli erano di una tonalità più chiara.

«Hai sbagliato Ringwald» disse Art3mis scuotendo la testa. «Quella è Claire Standish, la Molly di Breakfast Club. Noi cerchiamo la Molly di Bella in rosa… Che a quest’ora dovrebbe trovarsi proprio… là!»

Indicò un punto in fondo al corridoio, dove vedemmo un’altra Molly diretta a lezione. Questa versione indossava occhiali in metallo, e alcune ciocche dei suoi capelli rosso fuoco spuntavano da un cappello nero con una fascia di stoffa a fiori. Indossava una camicia rosa sotto al cardigan rosa, ed era effettivamente bella, con quel colore.

«Questo posto è una merda» disse Aech, guardandosi intorno e scuotendo il capo. «È come rimanere intrappolati in Matrix. Ma insieme al “Brat Pack”!»

«Per questo lo adoro!» ribatté Art3mis. «Non sputare nel piatto in cui mangio io, Aech. Per favore.»

«Un attimo» intervenni io. «Andie Walsh però non andava a scuola qui, in Bella in rosa. No?»

Art3mis scosse la testa.

«No. Studiava in un altro liceo inventato da Hughes, il Meadowbrook High, a Elgin, Illinois. Ma i personaggi e le location di Bella in rosa sono stati fusi con Shermer, insieme al resto della filmografia di Hughes. Questo posto è una continua sorpresa…»

Pedinammo Andie mantenendo le dovute distanze, finché non la vedemmo salutare Jena, un’amica che stava recuperando dei libri dall’armadietto. Shoto fece un passo avanti, ma Art3mis lo afferrò subito per il braccio.

«No, non ora» disse. «Deve portarci da un altro PNG. Fino ad allora dobbiamo tenerci a distanza…»

Cercai di chiederle spiegazioni, ma la mia voce venne sovrastata da un ragazzo che, a ripetizione, gridava: «Salvate Ferris!».

Ci voltammo per vedere un tipo alto e biondo che sgomitava tra la folla con in mano una lattina di Pepsi vuota, dentro alla quale gli altri studenti del corridoio infilavano generosamente offerte in denaro.

«Grazie!» rispondeva il ragazzo, con un piccolo inchino ad accogliere ogni donazione. «Dio ti benedica! Salvate Ferris!»

Il flusso della folla lo portò sempre più vicino a noi, finché lui non raggiunse Aech e le porse la lattina, ripetendo il suo appello disperato: «Salvate Ferris!».



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