La corte di ali e rovina by Sarah J. Maas

La corte di ali e rovina by Sarah J. Maas

autore:Sarah J. Maas [Maas, Sarah J.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852096884
editore: Mondadori
pubblicato: 2019-07-22T12:00:00+00:00


35

Il re di Hybern aveva compiuto la sua grande mossa. E noi non lo avevamo previsto.

Sapevo che Azriel si sarebbe preso la colpa. Mi bastò un’occhiata al cantaombre mentre attraversava furtivamente la porta della casa di città, qualche minuto più tardi, con Cassian al suo seguito, per capire che lo aveva già fatto.

Eravamo nell’atrio, Nesta seduta al tavolo da pranzo accanto a me.

«Tarquin ti ha chiamato in cerca di aiuto?» Cassian domandò ad Amren.

Nessuno di noi osò chiederle come lo sapeva.

Amren serrò la mascella. «Non lo so. Ho ricevuto il messaggio e… nient’altro.»

Cassian annuì una volta e si girò verso Rhys. «La Corte d’Estate aveva preparato un esercito mobile quando eri lì?»

«No» fece Rhys. «L’armata era sparsa lungo la costa.» Lanciò un’occhiata ad Azriel.

«Metà è ad Adriata… e l’altra è sparpagliata» spiegò il cantaombre. «Il loro esercito terrestre è stato spostato verso il confine della Corte di Primavera… dopo Feyre. La legione più vicina è forse a tre giorni di cammino. In pochi sono in grado di trasmutare.»

«Quante navi?» domandò Rhys.

«Venti ad Adriata, completamente armate.»

Lanciò un’occhiata riflessiva ad Amren. «I numeri di Hybern?»

«Non lo so. Molti. Credo… credo che siano in minoranza.»

«Qual era il messaggio precisamente?» Un ordine puro e inesorabile intriso in ogni parola.

Gli occhi di Amren brillarono come argento vivo. «Era un avvertimento. Da Varian. Per prepararci a difenderci.»

Completo silenzio.

«Il principe Varian ti ha mandato un avvertimento?» domandò Cassian piano. Amren gli lanciò un’occhiataccia. «È una cosa che fanno gli amici.»

Di nuovo silenzio.

Incontrai lo sguardo di Rhys, percepii il peso della responsabilità e la paura e la rabbia che ribollivano dentro dietro la sua espressione impassibile. «Non possiamo lasciare Tarquin ad affrontarli da solo» dissi. Forse, il giorno prima, Hybern aveva mandato i Corvi per farci distogliere l’attenzione dai nostri confini. Per concentrarci su Hybern invece che sulle nostre spiagge.

Rhys spostò l’attenzione verso Cassian. «Keir e i suoi Oscuranti non sono neanche lontanamente pronti a marciare. Tra quanto potranno volare le legioni Illyrian?»

Rhys trasmutò Cassian agli accampamenti dei soldati affinché impartisse direttamente gli ordini. Azriel era andato con loro, anticipandoli per perlustrare Adriata, portando con sé le sue spie più fidate.

Un senso di nausea mi attanagliò lo stomaco mentre Cassian e Azriel diedero dei colpetti ai Sifoni sulle loro mani e un’armatura squamata gli ricoprì il corpo. Su ciascuna comparvero sette Sifoni a testa. Il cantaombre controllò i ganci sulle cinte da pugnale e la faretra mentre Rhys faceva comparire altre spade Illyrian per Cassian. Due sulla schiena, una per ogni lato.

Poi se ne andarono… il viso di pietra. Pronti a spargere sangue.

Mor arrivò qualche istante dopo, armata fino ai denti, i capelli raccolti, scalpitava di impazienza.

Ma io e lei aspettammo l’ordine di partire. Di unirci a loro. Cassian aveva stanziato le legioni Illyrian più vicine al confine meridionale durante le settimane in cui ero stata via, ma anche così non sarebbero state in grado di volare senza qualche ora di preparazione. E Rhys avrebbe dovuto trasmutarli. Tutti. Verso Adriata.

«Combatterete?»

Nesta adesso era in piedi sulle scale della casa di città, osservava me e Mor che ci preparavamo.



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