Revolutionary road by Richard Yates

autore:Richard Yates [Yates, Richard]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-03-24T16:21:14+00:00

«Niente male», disse con un cenno d’assenso. «Niente male. Avete messo su una casetta proprio come si deve».

«Non volete accomodarvi?», chiese Aprii, e i vecchi Givings subito obbedirono.

John si tolse il berretto e lo posò su uno scaffale della libreria; poi allargò i piedi e si accucciò, sedendosi sui talloni come un bracciante, dondolandosi lievemente, allungando la mano tra le ginocchia a scuotere con cura la cenere della sigaretta nel risvolto dei pantaloni da lavoro. E quando levò lo sguardo a fissarli, il suo volto era privo di tensione; aveva assunto una certa espressione furbetta che gli conferiva un’aria intelligente e spiritosa.

«La vecchia Helen, qui, sono mesi che mi parla di voi», fece John. «Quei simpatici giovani Wheeler di Revolutionary Road, quei simpatici giovani rivoluzionari di Wheeler Road - insomma, per metà del tempo non sapevo neppure di cosa parlava. In parte era perché non le davo retta, naturalmente.

Sapete com’è fatta lei, no? Parla e parla e parla e non dice mai niente. Succede che dopo un po’ uno smette di ascoltare. Ma questa volta devo darle atto di una cosa; non è come me l’aspettavo. Qui è carino. E quando dico “carino” non intendo la stessa cosa che intende lei, non preoccupatevi. Voglio proprio dire che è carino.

Mi piace. Ha l’aria di un posto dove la gente vive davvero».

«Be’», disse Frank, «grazie».

«C’è qualcuno che vuole un goccio di sherry? », si informò Aprii, torcendosi le dita in grembo.

«Oh, no, non si disturbi, Aprii, la prego», stava dicendo la signora Givings.

«Stiamo benissimo così; per favore, non si disturbi. E poi possiamo fermarci soltanto un minutino…» «Mamma, vuoi farci un piacere?», intervenne John.

«Vuoi stare zitta un momento? Sì, grazie, un goccio di sherry lo ber-rei volentieri.

E ne porti un po’ anche per i miei, quello di Helen lo berrò io, se lei non lo fa fuori prima. Ah, senta, però». L’aria spiritosa abbandonò il suo viso mentre, sempre accovacciato, si chinava in avanti e tendeva una mano gesticolante verso Aprii come un allenatore di baseball che impartisca istruzioni ai giocatori in campo.

«Ha un bicchiere da whisky e soda? Be, allora lo prenda, ci metta dentro due o tre cubetti di ghiaccio e versi lo sherry fino all’orlo. E così che mi piace».

La signora Givings, seduta sull’orlo del divano e tesa come un serpente pronto a scattare, socchiuse gli occhi invocando la morte. Sherry in un bicchiere da whisky e soda! Il berretto posato sullo scaffale, e poi quei vestiti. Ogni settimana lei gli portava in clinica i suoi vestiti - camicie e pantaloni di buona fattura, la sua bella giacca di tweed con le toppe di cuoio ai gomiti, il maglione di cachemire - e lui insisteva ad andare in giro vestito coi panni dell’ospedale. Glielo faceva per dispetto. E quella sua spaventosa volgarità! E perché Howard era sempre, sempre così inutile in occasioni del genere? Eccolo lì seduto che sorrideva e batteva le palpebre in un angolino come un vecchio… oddio, ma perché non le dava una mano? «Ah, splendido,

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