Sherlock Holmes e la strana avventura di Dorando Pietri by Enrico Solito

Sherlock Holmes e la strana avventura di Dorando Pietri by Enrico Solito

autore:Enrico Solito [Solito, Enrico]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788825423068
editore: Delos Digital
pubblicato: 2023-01-19T23:00:00+00:00


Capitolo 2

Cosa ci fosse in effetti da fare non l’ho mai saputo. Tutti quei gentiluomini in abito sportivo e con la fascia al braccio si affaccendavano a destra e a sinistra come uno sciame di api: quanto a me impiegai quel tempo a vagabondare nel prato, osservando gli spettatori che si assiepavano via via sugli spalti in attesa dell’arrivo dei corridori. La maratona… i miei pensieri cominciarono a vagabondare intorno a quella mitica gara: la corsa infernale che un oscuro soldato ateniese aveva fatto per portare in città la notizia dell’incredibile vittoria sui persiani; lo sforzo terribile, la tragedia del suo sfinimento e della sua morte; una morte che l’aveva reso però immortale nei secoli, e consacrata la gara sportiva che si teneva ancora oggi, dopo ventitré secoli, in suo onore.

L'arrivo della Regina Alexandra mi riscosse dal mio fantasticare e subito dopo il folto gruppo dei 56 atleti partì in quarta per la bianca strada verso Londra allontanandosi in un nugolo di polvere tra due ali di folla in tripudio. In pochi minuti la partenza si svuotò e la gente se ne tornò a casa chiacchierando e commentando soddisfatta.

Sherlock Holmes, come spesso gli accadeva in quei giorni, era completamente diverso dal tenace segugio alla caccia del crimine che tante volte avevo visto in azione. Rilassato e sereno seguiva la corsa con me, mentre andavamo su e giù lungo la strada polverosa seguendo l'andamento della gara. Fin dall'inizio, i primi coraggiosi si staccarono dal gruppo compatto tentando un allungo. I nostri inglesi presero la testa per poco, affrontando gagliardamente il caldo eccezionale di quella strana giornata, la polvere, la fatica.

– C'è da morire di disidratazione: non ci sono posti di ristoro – commentò Doyle scuotendo la testa. – Dovranno stare molto attenti a dosare le forze.

– Veramente i tre in testa stanno andando come forsennati. Sono i nostri!

Doyle scosse la testa.

– Il vecchio leone britannico è generoso, ma sconsiderato. Scoppieranno presto.

Aveva ragione, purtroppo. Vidi i nostri ragazzi accasciarsi semi svenuti e farsi superare da molti altri. La gara era esaltante, il caldo sempre più forte. Fu verso metà della gara che dal gruppo, vicino al quale noi tenevamo la nostra automobile, si staccò imperiosamente il numero diciannove: un ometto magro magro, segaligno quasi, con un magnifico paio di baffoni a manubrio tenuti su a forza di sego e un ridicolo fazzoletto rimboccato agli angoli e tenuto sulla testa a mo' di parasole. Se ne andava indifferente a tutto, con un ritmo superiore a quello degli altri, ma che non pareva per lui eccessivo. Accanto a lui, a incoraggiarlo e a sostenerlo, c'era un suo amico in bicicletta, che teneva lontano curiosi e tifosi, e a cui vidi mollare un bel ceffone a degli americani che a bordo della loro automobile si avvicinavano troppo all'atleta, forse per danneggiarlo e favorire così il loro campione. Ero affascinato da quell'ometto concentratissimo e determinato, che filava via con una espressione feroce nel volto. Chiesi a Doyle chi fosse.

– Un italiano, si chiama Dorando Pietri. Ha un buon curriculum, potrebbe farcela: il primo è a ben quattro minuti però.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.