Simoni Gianni - I casi di Petri e Miceli 03 - 2010 - Lo Specchio Del Barbiere by Simoni Gianni

autore:Simoni Gianni [Simoni Gianni]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, General, Mystery & Detective
ISBN: 9788850220366
Google: JXjJbwAACAAJ
Amazon: 8850220367
editore: TEA
pubblicato: 2010-09-14T22:00:00+00:00

15.

Il commissario era seduto alla scrivania, come sempre

traboccante di fascicoli. Stava rapidamente aggiornandosi su

tutte le pratiche in corso. Accolse l'ispettrice con il consueto

sorriso. «Ho visto che te la sei cavata egregiamente. Nessun

fastidio da parte di Rosati?»

«Quello ormai non mi vede neppure e le confesso che è un

gran sollievo.»

«Lo credo bene. Comunque, giusto per dare a ognuno il suo:

mi pare che abbia risolto brillantemente quella brutta storia delle

truffe agli anziani da parte dei sedicenti ispettori dell'INPS.»

«Non ho mai detto che sia uno sciocco. È che non deve

sentirsi in competizione con qualcun altro: in questi casi dà il

peggio di sé. Non è fatto per il lavoro di squadra.»

«Credo tu abbia ragione. Piuttosto, stavo esaminando la storia

del neonato trovato morto nel cassonetto... Che tristezza! Povero

bimbo e povera madre. Chissà perché ha portato a termine la

gravidanza?»

«Me lo sono chiesta anch'io. Le dirò anzi che in casi come

questo è sempre stata la prima domanda che mi son fatta.

Potrebbe avere incocciato in qualche obiettore che l'ha dissuasa

dall'abortire, o essere stata piantata da qualche mascalzone

all'ultimo momento: ignoranza, sfortuna... E tutto finisce in

tragedia.»

«Che ne pensi dell'indagine di Grasso e Tondelli?»

«Il loro lavoro lo stanno facendo, come al solito, e può anche

darsi che siano sulla strada giusta. Schiettamente, però, dopo

aver visto di persona la ragazza sospettata, mi auguro che non si

tratti di lei.»

«Attenta a non diventare troppo sentimentale», scherzò

Miceli. «In ogni caso, l'idea del bicchiere per la ricerca del DNA

ci consentirà di uscire dal dubbio al più presto. Devo farti i

complimenti, come al solito.»

«Veramente, dovrebbe farli al nostro amico Petri: l'idea è

stata sua.»

«Sono certo che ci saresti arrivata anche tu. Grasso e Tondelli

come l'hanno presa?»

«Non lo so, non ne abbiamo ancora parlato. Grasso mi ha

telefonato più o meno un'ora fa. Non ho capito se ci siano novità

o meno, ma voleva parlarmi, prima di conferire con lei.»

«Al diavolo! Adesso lo chiamo sul cellulare e gli dico di

raggiungerci qui, non è il caso di fare due passaggi e...»

«Ci siamo messi a parlare del neonato», lo interruppe Grazia

Bruni, «e stavo dimenticando di dirle invece la novità sul caso

Malossini: mi ha chiamato Garramone, che dovrebbe essere qui

a minuti. Hanno trovato l'armeria che ha venduto il coltello.»

«Questo sì che è un bel colpo! Ma scusa, anche Garramone

ha telefonato a te?»

«Sì, glielo stavo dicendo, cosa...»

«È che basta che ti allontani per qualche giorno e c'è il

pericolo che ti sfilino la sedia da sotto il sedere.»

«Sta scherzando, vero, commissario?»

«Naturalmente», rispose Miceli.

L'ispettrice respirò sollevata. Del tutto convinta però non lo

era.

«Un bel colpo davvero», proseguì Miceli. «Se le cose sono

andate veramente in questo modo, e ormai non dovrebbero più

esserci dubbi, il tabaccaio dopo aver sparato a Dini dev'essersi

avvicinato un attimo, il tempo di mettergli i soldi in tasca e il

coltello in mano.»

«Ci ho pensato anch'io e ho fatto convocare per domani

mattina gli unici due testimoni che abbiamo, la coppia che ha

sentito l'esplosione dei colpi. La mia idea è che sia passato un

piccolo lasso di tempo tra il momento in cui li hanno sentiti e

quello in cui hanno capito da dove venivano.»

«Il tempo necessario a Malossini.»

«Che se fosse stato

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