Stelle nere by Maria Letizia Grossi

autore:Maria Letizia Grossi [Grossi, Maria Letizia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2023-06-03T00:00:00+00:00

19

«Parrebbe, dal rapporto di Stefania, che questo oppositore fosse amico della Hiddad e che, nei suoi confronti, fosse piuttosto protettivo. Non mi sembra sospettabile della sua morte. A Lanfranco non pare nemmeno un potenziale terrorista, ma i colleghi dell’Antiterrorismo faranno indagini e lo terranno d’occhio. E lui conferma che Touran ha aiutato Nada.»

Manuele guardava insieme alla commissaria il file appena stampato.

«Questo tizio lo dipinge come una specie di santo laico. E, a parte la tendenza malinconica e l’instabilità sentimentale, anche Claire e l’autista lo eleverebbero agli altari. E forse anche tu, Valeria.»

«No, non lo considero un santo, per niente. Credo che ci abbia rifilato parecchie bugie e che su altre cose sia stato reticente, te l’ho già detto dopo il primo interrogatorio. Di sicuro è un uomo coraggioso e altruista, ma proprio perché si prende a cuore le persone e le situazioni disastrate, secondo me sarebbe capace, in caso di necessità, di comportamenti illegali. Non di uccidere la Hiddad. Penserei più a qualche imbroglio, secondo lui a fin di bene. Su Sami ci ha mentito di sicuro.»

«Io sospetto anche di Sami. Che si fosse affezionato a Nada lo dice lui. Se lei gli avesse confidato un segreto pericoloso sul marito e sui suoi rapporti col governo qamarawi, potrebbe aver avuto qualche interesse a rivelarlo agli oppositori. Menzalji sembra uno che mette la causa prima di tutto.»

La commissaria fece un gesto di diniego.

«In questo caso non ne avrebbe parlato con la polizia. Vediamo di chiarire la cosa prima che Sami faccia richiesta di asilo, potrebbe allontanarsi da Ventimiglia. Saremmo comunque in grado di seguirne le tracce, finché rimane in Italia, ma con più complicazioni. Quando rientra, chiedi a Lanfranco di verificare se ci siano prove certe che il ragazzo non si sia mosso da Ventimiglia nei giorni scorsi. Ah, domattina non sarò in ufficio.»

«Vai dai tuoi?»

«No, non posso staccare ora. Voglio parlare di nuovo con Miranda.»

«Prenditi un giorno, con la pittrice posso parlarci io.»

«Preferisco farlo personalmente. Sento che quella donna ha un peso di cui vorrebbe liberarsi e che potrebbe avere qualche collegamento col caso. È più facile che si apra, come hai affermato qualche giorno fa, sebbene polemicamente, a tu per tu con un’altra donna.»

Prima di uscire, la commissaria richiamò Stefania a Ventimiglia: «Questa volta non è per l’indagine Hiddad, dei suoi sviluppi ti parlerà poi Belgrandi. È a proposito della tua amica scomparsa. Ho visto le foto e i filmati, certo, ma volevo chiederti una conferma personale. Mi è sembrata una donna alta e ben piazzata. Alta quanto?».

«Commissaria, almeno un metro e settantacinque. Sì, è robusta: va in palestra, si tiene in forma.»

Era tardi, ma Valeria chiamò nella sala delle riunioni tutti gli agenti che non avevano ancora lasciato la sede. Si misero a riguardare ogni singolo fotogramma dell’uscita degli operai dagli Uffizi, la sera di domenica. Sembravano tutti uomini, certo. Ma ce n’era uno strano: indossava una felpa con cappuccio, a Firenze, a settembre… E aveva un grosso borsone appoggiato in spalla. Poco dopo comparve un altro tipo con un borsone uguale.

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